A seguito della manifestazione pacifica organizzata dall’associazione Amici del Padule martedì sera a Serravalle durante l’appuntamento elettorale del candidato alla presidenza della Regione Eugenio Giani, Federica Fratoni, assessore all’ambiente, risponde garantendo la «tutela della biodiversità ma anche l’impegno della Regione ad attuare l’accordo del 2015».

In particolare, riguardo al futuro della gestione del Centro di ricerca e della riserva naturale, Fratoni ha detto «Rispetto alle vicende del Centro, quelle sono dinamiche sulle quali noi non interveniamo direttamente. Tuttavia poco più di un paio di settimane fa, ci siamo confrontati in Regione in un tavolo al quale hanno partecipato le associazioni ambientaliste come Italia Nostra, Wwf, Legambiente e Lipu in un terzo incontro al quale hanno partecipato anche tutti i sindaci dei Comuni rivieraschi. Ci siamo lasciati alla fine dell’incontro con un impegno e cioè che la Regione si farà garante di una serie di problematiche sulle quali gli ambientalisti avevano manifestato una serie di perplessità».
La bozza del testo in questione è al vaglio della presidenza e nelle prossime ore sarà fornito anche alle associazioni e ai soggetti interessati, infatti come spiega l'assessore Fratoni: «La bozza va di pari passo anche con la convenzione che viene fatta tra Regione e Comuni. Nella bozza si garantisce la massima tutela della biodiversità ma c’è anche un impegno della Regione ad attuare l’accordo del 2015, quello istituito durante il mandato Bramerini, in cui Comuni, Consorzio, Province e Città metropolitana si impegnavano a rivedere la mission del Centro di ricerca in base alle nuove esigenze».
I problemi economici che affliggono la Onlus da qualche anno rendono necessario un intervento pubblico anche perchè le associazioni da sole potranno difficilmente andare avanti.
«La proposta che ho inserito nell’accordo - conclude Fratoni - è quella di impegnarsi e creare le condizioni affinchè si riparta dai Comuni, che furono quelli a firmare quell’accordo, per ricreare un soggetto che ha una preciso forma giuridica in cui tutti si devono sentire rappresentati, a partire dalle associazione e salvaguardando così la rete dei volontari, dei ricercatori e dei soggetti che hanno avuto a cuore fino ad oggi le sorti del Padule».

Redazione

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