PISTOIA - Stanno arrivando al nostro Ordine segnalazioni da parte di iscritti per delle richieste dell’INPS sulle certificazioni di quarantena rilasciate durante il periodo più intenso della diffusione della pandemia Covid 19.
Situazioni emergenziali in cui il medico è stato spesso costretto alla messa in quarantena – per tutelare il proprio paziente, la collettività e sé stesso – dopo l’accesso diretto del paziente al numero verde regionale, e perciò senza procedere con la comunicazione ufficiale e relativo numero di protocollo da parte dell’Autorità Sanitaria Pubblica”. Il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (OMCeO) di Pistoia, dott. Beppino Montalti, ritiene irricevibili le richieste di ulteriori certificazioni che stanno pervenendo ai pazienti posti in quarantena durante il periodo più intenso della pandemia Covid19.
“Il richiedere adesso tale certificazione al medico – sottolinea Montalti – risulta imprudente perché, se richiesto in presenza, si invitano soggetti appena fuoriusciti dalla quarantena ad andare dal proprio medico, mettendo ancora oggi a rischio la propria e l’altrui salute. Sulla messa in quarantena perciò i dati sono già in possesso degli stessi pazienti e dei Servizi di Sanità pubblica, per questo diffidiamo l’INPS dal proseguire nell’invio di queste comunicazioni”. “Tra l’altro – conclude Montalti – ci risulta che secondo disposizioni interne allo stesso INPS ‘il certificato deve essere redatto sin dal primo giorno di malattia in modalità telematica’ e che ‘qualora al momento del rilascio del certificato, il medico non disponga delle informazioni relative al provvedimento, queste verranno acquisite direttamente dal lavoratore interessato presso l’operatore di sanità pubblica e comunicate successivamente all’INPS mediante i consueti canali di comunicazione(posta ordinaria o PEC)’. Le stesse indicazioni si concludono così: ‘(…) il lavoratore, in tal modo, comunicherà gli estremi del provvedimento (numero di protocollo, dati della Struttura di sanità pubblica che ha emesso il provvedimento, data di redazione e periodo di sorveglianza prescritto) e il PUC del certificato al quale si riferiscono, allegando, ove possibile, il provvedimento medesimo.”