PISTOIA - Ieri si è verificata un'aggressione ai danni di un operatore sanitario all'ospedale di Pistoia. A riferirlo è la Fp Cgil di Pistoia e della Toscana. Un parente, in attesa di notizie dal pronto soccorso "visibilmente alterato anche con altri utenti" si è "rivolto, con fare violento e offensivo, all'operatore in servizio, intervenuto per cercare di riportare la situazione alla calma, arrivando a spintonarlo e a farlo cadere rovinosamente a terra". "Apprendiamo con sconcerto dell'ennesima aggressione subita da un operatore della sanità. Ci viene riferito, infatti, come un parente in attesa di notizie al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Pistoia,visibilmente alterato anche con altri utenti, si sia rivolto, con fare violento e offensivo, all'operatore in servizio, intervenuto per cercare di riportare la situazione
"Apprendiamo con sconcerto dell'ennesima aggressione subita da un operatore della sanità. Ci viene riferito, infatti, come un parente in attesa di notizie al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Pistoia,visibilmente alterato anche con altri utenti, si sia rivolto, con fare violento e offensivo, all'operatore in servizio, intervenuto per cercare di riportare la situazione alla calma, arrivando a spintonarlo e a farlo cadere rovinosamente a terra.
Solo per un caso fortunato l'operatore, a cui va la solidarietà e l'abbraccio della nostra categoria, non ha riportato traumi gravi, ma resta il turbamento e la preoccupazione per un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più importanti. Vogliamo non solo stigmatizzare l'accaduto, ma chiediamo alla Direzione ASL Toscana Centro, anche alla luce di questo episodio, di adoperarsi per tutto quanto nelle proprie disponibilità affinché non si debba assistere di nuovo ad aggressioni ai danni di lavoratrici e lavoratori che altro non fanno se non svolgere il proprio dovere con cura e attenzione in favore di noi tutti. Sono passati solo pochi giorni da quando, in piena emergenza sanitaria, guardavamo agli operatori della sanità come a degli eroi. Persone che, come ricordato più volte, hanno rischiato la propria incolumità e l'incolumità dei propri familiari per offrire assistenza e soccorso ai tanti che, purtroppo, sono stati colpiti dal virus. Professionisti che, anche sottoposti a turni di lavoro stressanti, con organici ridotti e con il rischio concreto e a volte, purtroppo, reale di contrarre a loro volta la malattia, non hanno fatto mancare il proprio contributo e la propria opera, importante e fondamentale. Dispiace prendere atto di come, per alcuni, sia facile dimenticare tutto così velocemente e ci si lasci andare ad azioni gravi come quella accaduta. La sicurezza e la salute di tutte e di tutti passano sia attraverso un Sistema Sanitario che deve offrire il massimo possibile in termini di qualità ed efficienza, sia attraverso la consapevolezza e il rispetto dovuto alle tante e ai tanti che, quotidianamente mettono al servizio della collettività i propri studi, la propria capacità e la grande umanità insita in un'attività così prossima ai momenti complessi della vita. Nel ribadire la nostra solidarietà all'operatore coinvolto e a tutti i dipendenti che hanno subito aggressioni, purtroppo sempre più frequenti, auspichiamo che vengano prese le misure necessarie per consentire ai dipendenti del Pronto Soccorso di Pistoia e di tutta la ASL Toscana Centro, di poter continuare a lavorare con la sicurezza e la serenità necessarie".
Redazione