PESCIA - Con la conclusione dei lavori ai discendenti, che ha fatto seguito alle operazioni che hanno permesso la sostituzione degli stralli, cavi d’acciaio usati per fissare lateralmente una struttura in modo da evitare cedimenti o flessioni, si è chiuso di fatto il primo lotto di lavori per il consolidamento del Mefit, il mercato dei fiori di Pescia, costati 3,5 milioni .
“Un primo lotto molto importante, che ha richiesto tanto lavoro e, di conseguenza, costi notevoli- commenta il sindaco di Pescia Oreste Giurlani-. Ora non ci dobbiamo né vogliamo fermarci, perché abbiamo pronto il progetto del secondo e definitivo lotto di lavori per mettere in sicurezza e a norma completamente la struttura, per poi utilizzarla in termini polifunzionali, come abbiamo sempre detto”.
Per questo secondo lotto c’è un’intesa di massima con la regione Toscana per un finanziamento di circa 2milioni di euro, cui verranno aggiunti 500mila euro che provengono dal bilancio comunale, anche se altri fondi saranno necessari, visto che, come stabilisce la delibera della giunta comunale del 22 ottobre 2019, il secondo stralcio funzionale per la definitiva messa in sicurezza dell’immobile ha un costo stimabile in oltre 6 milioni di euro. I lavori previsti per questa fase hanno l’obiettivo di completare la messa in sicurezza statica dell’immobile, adeguamento e messa a norma dell’impiantistica, soprattutto per la parte elettrica e antincendio, con la conseguente e relativa certificazione almeno per il piano seminterrato e piano terra.
Molto, comunque, è stato fatto fino a oggi per una struttura che aveva bisogno di interventi strutturali di un certo rilievo. Si è cominciato il 2 gennaio 2018 con l’adeguamento e la messa in sicurezza della cabina di trasformazione, l’impermeabilizzazione dei canali di copertura, il restauro conservativo e risanamento pareti vetrate, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza dell’immobile, per un totale, appunto, di circa 3,5 milioni di euro. Sono stati sostituiti ben 20 stralli, circa la metà di quelli che sorreggono la struttura.
“Crediamo molto nelle potenzialità della struttura, nella sua funzione di volano per il sistema economico e produttivo del nostro territorio, per cui stiamo investendoci soldi ed energie – continua Giurlani-. C’è un accordo di programma con la regione Toscana, ma ci auguriamo che anche ad altri livelli, come ad esempio in ambito ministeriale con i soldi del recovery fund, si guardi al Mefit come a una struttura strategica a livello nazionale, come è del resto, essendo la piazza coperta più grande d’Europa con possibilità variegate e importanti di utilizzo”.