Il segretario Luca Tridente: «Basta politica degli annunci. Questa amministrazione deve dare delle spiegazioni». La Corte critica i conti del Comune Il Pd: «La giunta faccia chiarezza»

Alla vigilia di Natale, all’amministrazione comunale è stata notificata la delibera 94 della Sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti, preseduta da Maria Annunziata Rucireta. I magistrati, accertato «l’errata determinazione del risultato di amministrazione relativo all’esercizio 2018; l’errata composizione del risultato di amministrazione per gli esercizi 2017, 2018, 2019, 2020; l’errata determinazione dei flussi di cassa vincolata; il disavanzo di amministrazione ordinario al 31 dicembre 2020 nell’ammontare di euro 2.128.299,11; la mancata restituzione dell’anticipazione di tesoreria al 31 dicembre 2020 per un ammontare di euro 2.382.312,31; lo squilibrio di cassa per un ammontare di euro 3.220.940,75», hanno disposto che l’ente finanzi la quota di disavanzo accertato al termine dell’esercizio 2020 (o nel diverso ammontare accertato al termine dell’esercizio 2021), ripiani l’anticipazione di tesoreria nei termini indicati, rappresenti correttamente i dati di rendiconto, riferiti al risultato di amministrazione, attraverso l’adozione di apposita delibera consiliare con riferimento agli esercizi finanziari dal 2017 al 2020; per queste misure, ha concesso sessanta giorni. Un regalo amaro, ha commentato la segreteria del Partito Democratico pesciatino, «una situazione alquanto disastrosa, che cozza totalmente con le dichiarazioni strampalate del sindaco sospeso e dell’assessore anziano che sta reggendo la Giunta». «Siamo abbastanza disgustati da questa politica degli annunci sui social fatti in giro per la città- ha attaccato Luca Tridente -riteniamo che sia arrivata l’ora che questa amministrazione anomala, in quanto gestita dal vice del vice, faccia chiarezza con i cittadini di Veneri e spieghi loro che dei proventi della vendita del depuratore non potranno essere previsti investimenti per la frazione ma che dovranno andare a provare a ripianare il debito del Comune».

Redazione

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