Infinet torna alla carica e ribadisce l'interesse ad aquistare le quote di maggioranza delle Terme attraverso una procedura negoziale per conto del fondo d'investimento che rappresenta.
Infinet propone un negoziato ai soci delle Terme, negoziato che, allo stato attuale dei fatti, rappresenta l’unica alternativa alla liquidazione. Inoltre l’esito negativo dell’ultimo bando, grazie all’articolo 10 del Testo unico sulle società pubbliche, fa sì che si crei il requisito dell’eccezionalità previsto per le procedure negoziate. L’articolo 10 richiede inoltre che la scelta per una procedura negoziata sia motivata anche dalla convenienza economica: il risparmio dei costi, tra i quali professionali, di una procedura concorsuale e la conservazione del valore patrimoniale garantito dal piano di risanamento e della continuità aziendale, rende più conveniente l’alternativa proposta rispetto al concordato liquidatori, il cui esito positivo non appare scontato.
Infinet è consapevole che il negoziato porterà i creditori delle Terme a doversi astenere dall'avviare procedure esecutive o fallimentari e per questo avvierà negoziati volti a definire le condizioni per la cessione dei loro crediti.
In ogni caso, afferma Infinet, se prima dell’accordo uno o più creditori dovesse avviare procedure recuperatorie ostili a quella negoziata, sarà possibile valutare un percorso alternativo, meno auspicabile e comunque da verificare nella fattibilità dell’investitore.
Ovviamente se Le Terme dovranno presenteranno una domanda di concordato in bianco, riservandosi di presentare il piano nei 120 giorni successivi, potranno neutralizzare le iniziative dei creditori.
Per garantire continuità diretta nel periodo interinale, dall’avvio fino alla chiusura della procedura negoziale, Infinet garantisce la disponibilità di uno dei soggetti coinvolti nel progetto a finanziare con un prestito ponte di 500mila euro.
Redazione