Nell’ambito dell’Anno della Cultura e del Turismo fra Italia e Cina che prevede nel 2022 molte iniziative tese a rafforzare il rapporto culturale fra i due paesi, il Comune di Pistoia accoglie lo spirito di questo progetto con l’esposizione Archeologie del futuro dell’artista cinese Qiu Yi, (1982, Yantai) che è visibile nel Palazzo Comunale dal 14 aprile fino al 29 maggio 2022. Le opere di Qiu Yi occuperanno gli spazi al piano terreno, il cortile monumentale e la Sala Rossa che si trova nel Museo Civico del Palazzo del Comune.
L’inaugurazione di giovedì 14 aprile, alle 16, nelle Sale Affrescate è stata preceduta da una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco di Pistoia, Wang Wengang, Console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, l'assessore alla cultura del Comune di Pistoia, Laura Vecere, curatrice della mostra e l’artista, Qiu Yi.
Presente sulla scena artistica fiorentina dal 2012 l’artista ha sempre lavorato per confrontare le due culture che pur così distanti, hanno tuttavia dei punti di tangenza e reciproca fascinazione. Lo studio della propria cultura millenaria e l’osservatorio fiorentino gli hanno permesso di costruire un personale dialogo con l’arte occidentale sia contemporanea sia antica sfociato in sequenze di opere, spesso di grande impatto ambientale, che aprono interrogativi non solo sul confronto tra le due culture ma sul futuro stesso dell’arte.
La mostra Archeologie del futuro, nel Palazzo comunale di Pistoia, porta in visione un nuovo dato: l’assimilazione/sovrapposizione tra segni orientali e iconografia occidentale, come ad esempio nell’Ultima cena, ricordo del Banchetto imperiale, opera prima realizzata dall’artista nel cortile di Palazzo Medici Riccardi. In direzione contraria Qiu Yi costruisce una serie di finestre, esemplate su quelle che inquadrano angoli del giardino cinese, trasferendone la visione verso gli interni del Palazzo degli Anziani. Le finestre si aprono senza il supporto naturale del muro, meri ritagli nello spazio, focalizzando l’attenzione su un paesaggio “culturale” quale il gruppo scultoreo Miracolo di Marino Marini realizzato tra 1953 e il 1954 oppure la figura inginocchia del Cardinale Niccolò Forteguerri, di Lorenzo Lotti (prima metà del ‘500).
Infine, ma non meno importante l’artista ha realizzato un’opera nuovissima, un calco ripetuto più volte del Tondo Pitti di Michelangelo, sostituendo alla tradizionale colata di gesso quella di una sostanza gelatinosa di origine organica. Proprio perché organica la forma originaria sarà soggetta a continue trasformazioni per tutta la durata della mostra.
La mostra, a ingresso libero, è organizzata e promossa da Comune di Pistoia e Associazione Artistikamente in collaborazione con Qiu Yi Studio, Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia. La mostra è inoltre realizzata con i contributi di Fondazione Caript, ChiantiBanca, Misericordia di Pistoia e Raffaello Scambio Culturale Internazionale Italia SRLS e ha ottenuto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze e della Regione Toscana.
La mostra sarà visibile, senza necessità di prenotazione, nei seguenti orari: da martedì a domenica 10/13 e 15/18. Chiuso il lunedì.
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Redazione