Nel 1946 furono le attiviste dell'Udi (Unione donne italiane) ad eleggere la mimosa come simbolo del femminismo e negli anni ’70, le ragazze celebravano l’8 marzo indossando con fierezza quei piccoli fiori gialli profumati. Oggi, in poco più di settant’anni di storia, la mimosa è nella maggior parte dei casi ridotta a regalo frettoloso. La festa della donna stessa, istituita per ricordare da un lato le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, dall’altro le discriminazioni e le violenze da loro subite nella storia, per molte, oggi è soprattutto l’occasione per un’uscita con le amiche.
Ma perchè fu scelta proprio la mimosa come simbolo dell'8 marzo? Durante un’assemblea dell’Udi fu messa la decisione ai voti e vinse la mimosa perché era un fiore economico, l’unico che sboccia a marzo, quasi ‘selvaggio’ in molte parti d’Italia. Al secondo posto finirono gli anemoni seguiti dai garofani.
L’usanza di regalare mimose per la festa della donna è solo italiana, anche se nella cultura degli Indiani d’America i fiori di questa pianta simboleggiano forza e femminilità. Per questo, gli uomini erano soliti regalarne un rametto alle ragazze di cui si innamoravano.
Redazione