Franco Biagini, presidente di Federcaccia Pistoia, contesta le dichiarazioni di alcune sigle ambientaliste sulle operazioni di contenimento dei cinghiale nel Padule di Fucecchio «Abbattere cinghiali è servizio pubblico». Va sottolineato – aggiunge – che è sbagliato, fuorviante e pretestuoso parlare di caccia e cacciatori in Padule. Si tratta solo di contenimento di specie selvatiche invasive che avviene sempre dietro esplicita autorizzazione delle autorità competenti; vi prende parte solo personale appositamente formato che ha superato appositi esami. E’ un pubblico servizio, svolto gratuitamente. Trattandosi di operazioni programmate e regolamentate alla presenza della polizia provinciale, la tesi sostenuta da Legambiente che le battute dopo Ferragosto si siano svolte con modalità non consone (è citata l’assenza di altane, ma nessun regolamento ne prescrive l’obbligatorietà) e addirittura “operando in condizioni di scarsa sicurezza”, non sta in piedi e mira solo a creare inutile apprensione. Lo stesso per il paventato disturbo all’avifauna acquatica, che poco si cura della presenza limitata nel tempo di qualche decina di persone e che ben maggiori danni subisce proprio dai cinghiali». «NESSUN luna park - conclude Federcaccia – da parte della Regione e della Provincia dunque, ma solo interventi necessari e svolti con principi di correttezza scientifica e normativa, con buona pace di chi vede qualsiasi intervento come un peccato mortale, dimenticando che se il Padule rappresenta ancora oggi quella risorsa ambientale che è, lo si deve proprio a secoli di gestione da parte di agricoltori, pescatori e cacciatori».

Redazione

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