elena bardelli

Serravalle Pistoiese, 7 gennaio 2025 – Nuove polemiche a Serravalle Pistoiese sollevate dalla consigleira Elena Bardelli che riguardano il conferimento dei materiali escavati dal passante Alta Velocità (AV) di Firenze presso la ex Cava Bruni e, forse, anche presso la discarica di Fosso del Cassero.


La questione è stata sollevata dalla consigliera Elena Bardelli, referente di "Serravalle Civica" e coordinatrice provinciale del “Movimento Indipendenza”, che ha inviato una formale richiesta di accesso agli atti all’amministrazione comunale, coinvolgendo anche il Prefetto di Pistoia.

Le richieste al sindaco Lunardi

Nella nota, Bardelli chiede al sindaco Piero Lunardi e all’amministrazione comunale di chiarire diversi punti critici:

  • Conferma: se i materiali escavati dal passante AV di Firenze (contenenti additivi) vengano effettivamente riutilizzati come sottoprodotto presso la ex Cava Bruni.
  • Smaltimento: se la discarica di Fosso del Cassero riceva materiali non conformi, classificati come rifiuti.
  • Quantità: i quantitativi di terra conferiti mensilmente e il numero di autocarri che transitano sul territorio.
  • Utilizzo e pericolosità: se i fanghi destinati alla ex Cava Bruni siano impiegati per il recupero ambientale e quale sia la loro potenziale pericolosità per la salute pubblica.

Materiali escavati e gestione ambientale

Secondo la documentazione citata, i materiali escavati con fresa meccanica (TBM) dal passante AV contengono additivi e altre sostanze, e la loro destinazione è regolata da severi controlli ambientali. Tuttavia, persistono dubbi sulla gestione di quelli con concentrazioni più elevate di contaminanti e sul loro possibile smaltimento presso la discarica di Fosso del Cassero.

La consigliera Bardelli ha sottolineato che l’eccessiva liquidità di alcuni materiali destinati alla ex Cava Bruni potrebbe richiedere l'aggiunta di calce per accelerarne la solidificazione, un dettaglio che potrebbe influire sulle tempistiche e le modalità di recupero ambientale del sito.

La risposta attesa dal Comune

"Come sempre, il sindaco Lunardi non ha risposto", lamenta Bardelli, ribadendo l’importanza di ottenere chiarimenti sulla sicurezza di tali operazioni per la comunità. L’argomento, definito “grave e delicato”, ha spinto Bardelli a coinvolgere anche il Prefetto, auspicando un sollecito riscontro.

Impatto sulla comunità

La vicenda solleva preoccupazioni sui possibili rischi ambientali e sanitari derivanti dalla gestione dei materiali escavati e dal traffico di mezzi pesanti sul territorio. La popolazione locale attende risposte e maggiore trasparenza da parte delle istituzioni competenti.

Redazione

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