Circa 120 ragazzi si sono mobilitati per richiamare l'attenzione su un problema che rende insostenibile frequentare le lezioni.
Questa mattina circa 120 studenti dell’Istituto Alberghiero A. Martini di Montecatini hanno deciso di scioperare contro la mancanza di riscaldamento nelle aule, una situazione che si protrae ormai da settimane. A parlare per loro sono state Ines Ciccarese e Miriam Allegra Biagini, rappresentanti del gruppo di studenti che ha deciso autonomamente di organizzare questo sciopero..
Chi, cosa, dove, quando e perché?
Lo sciopero è nato dalla volontà diretta degli studenti, che si sono coordinati attraverso confronti informali in classe, durante le pause e sui social media. Non sono stati i rappresentanti d’istituto a promuovere l’azione, ma i ragazzi stessi, esasperati da una condizione che li penalizza nel quotidiano. La partecipazione è stata significativa: quasi tutti gli studenti delle aree interessate hanno preso parte alla manifestazione.
Le ragioni dello sciopero
Gli studenti lamentano che le classi, soprattutto del piano terra, del primo piano oltre ad alcuni laboratori, sono estremamente fredde. Il sistema di riscaldamento non funziona da giorni e, nonostante le segnalazioni alla dirigenza scolastica, non sono ancora state adottate soluzioni concrete. Anche glii spazi comuni e i corridoi, segnalano i ragazzi, sono altrettanto gelidi. "Non possiamo studiare al freddo," hanno ribadito Allegra e Ines. "L’istruzione è un diritto, ma servono condizioni dignitose per esercitarlo. Vogliamo sensibilizzare la scuola e le istituzioni competenti, affinché comprendano che il freddo non è solo un disagio, ma un ostacolo al nostro apprendimento e un rischio per la nostra salute."
Conseguenze sul rendimento e sulla salute
Le testimonianze degli studenti sono eloquenti: molti restano in aula con giacche e coperte portate da casa, ma queste misure di fortuna non bastano. Il freddo ostacola la concentrazione e aumenta i malesseri fisici, come raffreddori e sintomi influenzali. Alcuni laboratori sono inutilizzabili per il gelo, compromettendo anche le attività pratiche fondamentali per un istituto alberghiero.
Le richieste degli studenti
Gli studenti chiedono interventi immediati: accendere i termosifoni e controllare il sistema di riscaldamento per garantire una distribuzione uniforme del calore. “Non stiamo chiedendo niente di straordinario, ma semplicemente di poter studiare in un ambiente adeguato,” hanno sottolineato.
Se la situazione non dovesse migliorare, sono pronti a proseguire con ulteriori azioni, come nuovi scioperi o petizioni. “Non ci arrenderemo, questo è un diritto fondamentale.”
Un appello alle istituzioni
Gli studenti sperano che la loro protesta spinga la scuola e gli enti locali a intervenire con urgenza, evitando che il problema si ripresenti in futuro. Anche le famiglie, dicono, sono solidali con loro e potrebbero unirsi alla protesta se la situazione non cambiasse.
Un episodio emblematico
Un’immagine che rimarrà impressa è quella di alcuni ragazzi costretti a coprirsi con coperte portate da casa per riuscire a seguire le lezioni. In altre classi, sono state distribuite stufette elettriche, ma queste soluzioni temporanee non hanno risolto il problema. Lo sciopero di oggi rappresenta un grido d’allarme che gli studenti sperano venga ascoltato. L'istruzione non può prescindere da condizioni adeguate, e l’Alberghiero A. Martini di Montecatini merita risposte rapide e concrete.
Redazione