Donne tra passato e presente: convegno al Bolognini

Il convegno si terrà venerdì 31 marzo, dalle 9 alle 11.30. Un viaggio dalla letteratura foscoliana fino alla psicologia moderna.

Nell’ambito del calendario di eventi organizzati dal Comune di Pistoia per la Giornata internazionale della donna, venerdì 31 marzo, dalle 9 alle 11.30, al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, si terrà il convegno Donne tra passato e presente. Un viaggio dalla letteratura foscoliana fino alla toponomastica femminile e alla psicologia moderna.

L’incontro si aprirà con i saluti della vicesindaco e assessore alle Pari opportunità Anna Maria Celesti e della consigliera di parità della Provincia di Pistoia, Chiara Mazzeo.

A introdurre e moderare l’iniziativa sarà Miriam Valentino dell’ufficio scolastico regionale per la Toscana - ufficio XI sede di Pistoia; interverranno Andrea Pellegrini, docente di lettere e scrittore; Laura Maria Candiani, referente dell’Associazione toponomastica femminile e componente della Commissione toponomastica del Comune di Pistoia; Matteo Marini, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell’associazione Sinodia.

L’evento è organizzato dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune, in collaborazione con la consigliera di parità della Provincia, la Consulta provinciale degli studenti, l’Ufficio scolastico provinciale e l’Associazione toponomastica femminile.

Gli appuntamenti proseguiranno alle 12.30 con l’intitolazione di tre rotatorie: quella tra viale Arcadia e viale Matteotti, quella tra via Sestini e via Capitini e l’ultima in via Toscana, dedicate rispettivamente a “Ricamatrici e Sarte”, “Impagliatrici e Trecciaiole”, “Organare”. Un omaggio a tipici mestieri femminili pistoiesi voluto dalla Commissione Toponomastica del Comune e organizzato dal servizio Politiche di inclusione sociale del Comune. La cerimonia ufficiale si terrà nei pressi della rotatoria in Porta San Marco, tra viale Arcadia e viale Matteotti.

«Le strade, le piazze e le aree a verde intitolate alle donne sono ancora troppo poche – ricorda Anna Maria Celesti, assessore alle Pari opportunità –. Non è una questione di numeri, ma il riconoscimento di una professionalità, di un ruolo sociale, che per lungo tempo è stato misconosciuto. L’intitolazione di spazi pubblici è un mezzo molto potente per restituire visibilità alle protagoniste femminili della storia locale e non, e per superare un gap di genere ancora troppo sfavorevole. È doveroso offrire alla comunità una visione della storia completa del contributo tanto degli uomini che delle donne».

La rotonda di Porta San Marco, dedicata alle “Ricamatrici e Sarte”, due mestieri strettamente legati al territorio e alla presenza del Museo del ricamo a Palazzo Rospigliosi, gestito dal Moica (Movimento Italiano Casalinghe), è la dimostrazione dell’impatto che queste attività avevano a Pistoia. Tra le sarte ricordiamo le sorelle Allegri, importanti per le collaborazioni con il cinema e per la realizzazione di costumi di scena, e Maria Bucciantini, che è stata la prima a ricamare sul jeans, oltre ad aver cucito i famosi pantaloncini di Brigitte Bardot.

La rotonda tra via Sestini e via Capitini verrà intitolata alle “Impagliatrici e Trecciaiole”. Alcune delle principali attività femminili erano, infatti, la raccolta e la lavorazione delle erbe palustri, usate per ricoprire i fiaschi di vetro, impagliare le tradizionali sedie di legno o creare i “cappelli” per le damigiane.

Sarà, invece, dedicata alle “Organare” quella di via Toscana. La prima e unica a svolgere questa professione a Pistoia fu Maria Giustina Celeste Becarelli Agati che, insieme alla famiglia, prosegue con successo l’attività familiare. A lei seguirà Polissena Tronci, nata in una famiglia dedita alla produzione di strumenti musicali, è un’insegnate simbolo della condizione femminile al momento del passaggio dal Granducato alla monarchia sabauda.

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