Esperti da tutta Italia si riuniscono l'11 e 12 ottobre a Montecatini per discutere il ruolo dei Centri Diurni Alzheimer e le nuove frontiere della cura delle demenze.
Al Teatro Verdi di Montecatini Terme si terrà l’atteso Convegno Nazionale sui Centri Diurni Alzheimer, giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione. L’evento, che riunisce esperti da tutta Italia, rappresenta un punto di riferimento per il dibattito scientifico sulla cura delle demenze, con un’attenzione particolare all’Alzheimer, che colpisce circa 80mila persone solo in Toscana. Organizzato dalla Fondazione Caript e promosso dal Gruppo Italiano Centri Diurni Alzheimer in collaborazione con l’Università di Firenze, il convegno è presieduto dal professor Giulio Masotti, presidente onorario della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia. Durante i due giorni, i partecipanti si confronteranno su temi legati all’assistenza semiresidenziale per gli anziani affetti da demenza, un modello nato negli anni Novanta con la creazione di strutture che combinano assistenza sanitaria e supporto sociale. Il professor Masotti sottolinea l'importanza di questa tipologia di cure, definendo i Centri Diurni come “una risorsa concreta per aiutare chi è affetto da demenza e i loro familiari”. Purtroppo, spiega Masotti, i centri esistenti sono ancora insufficienti rispetto alla domanda crescente, e questa situazione è particolarmente critica in alcune regioni italiane dove i servizi sono quasi assenti. Il convegno, oltre a fornire un’occasione di aggiornamento per i professionisti del settore, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ampliare e migliorare questi servizi. Luca Gori, presidente di Fondazione Caript, evidenzia come il convegno intenda “migliorare la qualità della vita delle persone affette da Alzheimer e supportare le famiglie che convivono con questa malattia spesso in solitudine”. Gori sottolinea l’importanza del dialogo e della collaborazione tra i vari attori del sistema sanitario e della società civile per trovare soluzioni concrete ai bisogni delle famiglie. L’edizione 2024 del convegno sarà caratterizzata da un approccio multidisciplinare che integra gli aspetti medici con quelli psico-sociali. Tra i temi trattati ci saranno i modelli di assistenza flessibili, l’utilizzo di interventi psico-sociali come la pet therapy, le attività culturali e l’uso della tecnologia per stimolare i ricordi degli anziani. Inoltre, saranno presentate esperienze innovative realizzate nei Centri Diurni, con una riflessione sugli effetti delle chiusure forzate causate dalla pandemia e sulle strategie per rispondere al meglio alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie. Il Convegno Nazionale sui Centri Diurni Alzheimer ha una lunga storia: nato nel 2009, trae origine dall’esperienza della Casa dell’Anziano di Monteoliveto a Pistoia, dove il primo Centro Diurno Alzheimer venne inaugurato nel 1996. Questo evento annuale è unico in Italia e continua a rappresentare un punto di incontro per operatori sanitari, ricercatori e studenti universitari interessati a migliorare la qualità della vita delle persone affette da Alzheimer. Il programma completo del convegno è disponibile sul sito ufficiale centridiurnialzheimer.it.
Redazione