In Asl Centro arriva l’Infermiere “A.I.U.T.I.” per una risposta rapida a supporto dell’Ospedale e del territorio. Prima sperimentazione toscana.
Completato e consolidato il modello di Infermiere di Famiglia e Comunità, attivo dal 2018, in Asl Centro si rafforza l’assistenza domiciliare per una presa in carico ancora più tempestiva con un nuovo progetto sperimentale del Dipartimento infermieristico, diretto dal dottor Paolo Zoppi. Si tratta del nuovo servizio dell’Infermiere“A.I.U.T.I.” (Assistenza Infermieristica Urgente Territoriale Integrata) a supporto dell’Infermiere di Famiglia e Comunità che a partire da mercoledì 26 aprile sarà attivo nella zona del Mugello. Nel mese di maggio sarà avviato anche nella zona di Firenze sud est e Firenze Centro e a seguire diffuso in tutti i territori dell’Asl Centro.
Il progetto rientra in un piano di sviluppo complessivo, a cui l’Azienda sanitaria sta lavorando da anni e che prevede una profonda riorganizzazione del sistema di assistenza, composta da più step progettuali. Una parte di questi sono stati già realizzati (Infermiere di Famiglia e Comunità), altri sono in fase di avvio, come in questo caso.
Ad oggi sono 481 gli Infermieri di Famiglia e Comunità in Asl Centro e sono così suddivisi territorialmente: 92 in area Firenze centro, 66 Firenze nord ovest, 65 Firenze sud est, 29 in Mugello, 76 in area Empolese, 70 in area Pratese, 52 in area Pistoiese, 31 in Valdinievole.
Con il nuovo servizio dell’Infermiere A.I.U.T.I. l’Azienda sanitaria, prima in Toscana ad avviare questo tipo di sperimentazione, vuole da un lato dare una risposta in tempi adeguati ai bisogni di assistenza territoriale e dall’altro agevolare le dimissioni rapide dalle strutture ospedaliere. Inoltre si pone l’obiettivo di migliorare l’integrazione con altri servizi, offrire una risposta dove nasce il bisogno ed avvicinare i servizi e i professionisti ai pazienti. L’utilizzo della figura professionale dell'Infermiere A.I.U.T.I. è appropriato in situazioni di emergenza risolvibile con un tempestivo intervento domiciliare da parte dell’infermiere nei casi in cui si verifichino una delle seguenti condizioni: dimissioni da DEA evitando un ricovero ordinario, oppure evitando un accesso inappropriato al DEA, garantendo al paziente adeguata assistenza a domicilio.
L’infermiere A.I.U.T.I. sarà attivo dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle ore 19.30 con una distribuzione territoriale secondo il numero di abitanti e la densità abitativa.
Queste figure professionali hanno il compito di effettuare una presa in carico rapida (“just in time) ad integrazione e supporto dell’agenda ordinaria (presa in carico ordinaria) degli Infermiere di Famiglia e di Comunità già attivi nelle varie zone dell’Area Vasta e distribuiti anch’essi secondo la densità della popolazione e le richieste di assistenza ricevute.
Il progetto Infermiere A.I.U.T.I. è in linea con i principi del DM77, declinati successivamente dalla delibera regionale 1508/2022 che ha gettato le basi per la programmazione dell’assistenza territoriale in Toscana finalizzata ad una presa in carico più continua e vicina al cittadino al fine di evitare il sovraffollamento dei presidi ospedalieri e dei pronto soccorso, oltre ad una personalizzazione dei percorsi di salute e la continuità delle cure tra i diversi livelli di assistenza Ospedale e territorio.
E’ necessario precisare che questo nuovo servizio non può essere richiesto direttamente dal cittadino, ma attraverso un’attivazione centralizzata tramite l’ACOT (Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio) su segnalazione di: MMG, GIROT (Gruppo di intervento rapido Ospedale-territorio), dell’Emergenza Sanitaria Territoriale, oppure tramite l’Infermiere di Famiglia e Comunità per pazienti già in carico ma che richiedono un accesso rapido e che non può attendere i tempi della programmazione.
“Rafforzare la rete” significa offrire la risposta dove nasce il bisogno, avvicinando i servizi e le professioni al paziente. La figura dell’Infermiere A.I.U.T.I. nasce dall’esigenza di offrire una risposta in tempi rapidi per quei pazienti che non necessitano di ulteriore permanenza in ospedale o in altre strutture sanitarie territoriali. E’ il primo passo concreto nella direzione della delibera regionale 1508/2022 che vede un rafforzamento della figura dell’infermiere anche su bisogni urgenti dei cittadini. La risposta appropriata per questi bisogni è pertanto una risposta a carattere inizialmente prestazionale, tesa a risolvere un problema urgente, che viene successivamente ricollocata all’interno della rete dei servizi ordinari- afferma il dottor Paolo Zoppi- Questa soluzione organizzativa consentirà inoltre agli Infermieri di Famiglia e Comunità di rispettare la scaletta degli interventi che hanno nelle loro agende quotidiane senza essere interrotti dagli accessi urgenti, a garanzia della continuità della presa in carico dei loro pazienti”.
Trascorse le 48/72 ore di assistenza, se il paziente necessita di ulteriore prese in carico verrà inserito direttamente nell’agenda ordinaria dell’Infermerie di Famiglia e Comunità nel proprio ambito territoriale.
In futuro, fatte le le dovute valutazioni, si potrà prevedere anche l’avvio di una sperimentazione dell’Infermiere A.I.U.T.I. h24 per offrire ancora maggiore e tempestiva continuità di risposta ai bisogni dei cittadini.
Redazione