Giani ha partecipato alla plenaria del Comitato europeo delle regioni a Bruxelles. Sull’etichettatura del vino ha parlato l’ambasciatore italiano Benassi.
“E’ stata una giornata importante. Con l’ambasciatore Benassi abbiamo discusso dell’iniziativa del governo irlandese, cui siamo assolutamente contrari, tesa a mettere sulle bottiglie di vino l’etichetta ‘nuoce gravemente alla salute’. Mi fa piacere che l’intero sistema Italia respinga fermamente tale ipotesi. Quello che fa male non è il buon vino, qual è quello toscano, ma l’abuso dell’alcol”.
Queste le parole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine quest’oggi, mercoledì 15 marzo, della giornata passata a Bruxelles, dove in mattinata ha incontrato la commissione consiliare Politiche europee presieduta dal consigliere Francesco Gazzetti, che ha svolto un incontro istituzionale nella sede della Regione in Belgio alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. Poi il presidente Giani si è spostato al Comitato europeo delle regioni, l’assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell’Unione Europea, dove ha incontrato la delegazione italiana e ha partecipato ai lavori della plenaria in cui è stato ascoltato, sul tema dell’etichettatura del vino, l’ambasciatore italiano presso l’Unione, Pietro Benassi.
Sempre da Bruxelles, inoltre, il presidente Giani ha parlato anche della cosiddetta “fuga di talenti” affermando che la Toscana è attrattiva grazie anche ai fondi europei.
“La Toscana è una regione attrattiva che nei suoi distretti industriali, come nelle attività turistiche e culturali, addirittura attrae talenti che possono applicarsi in una regione che non è fra le 72 regioni a rischio” di essere delle cosiddette “trappole di talenti” che vedono i giovani partire alla ricerca di migliori opportunità economiche, ha precisato il presidente Giani, sempre nel pomeriggio, a margine della plenaria del Comitato europeo delle regioni a Bruxelles, dove il tema è stato al centro del dibattito tra i leader regionali e locali.
“Ritengo che per affrontare la questione del rapporto fra talenti e prospettive di lavoro, fra talenti e possibilità di occupazione e quindi sviluppo e creazione di livelli tecnologici sempre più alti nelle nostre regioni, sia un tema molto importante”, ha continuato Giani, indicando la volontà di “guardare verso il futuro attraverso risorse” che “possano integrare talenti e professionalità nel nostro sistema produttivo, anche con quelli che sono i fondi europei 2021-27”.
Redazione