Unità di crisi in Toscana, ospedali allertati. Via al protocollo d’emergenza. In arrivo migliaia di mascherine per medici e infermieri. Assalto ai pronto soccorso: è psicosi.

La prima unità di crisi è stata costituita ieri dall’Asl Toscana centro: ci sono le linee guida per gestire eventuali emergenze per contagio da coronavirus. Un protocollo stilato in dieci ore di lavoro fra tutte le competenze, dal territorio all’ospedale alla prevenzione. Regole semplici ma efficaci: isolamento dei casi sospetti nei reparti di Malattie infettive o in Terapia intensiva, trattamento dei pazienti, tutela del personale sanitario, gestione delle persone venute in contatto con eventuali contagiati con sorveglianza sanitaria e vademecum. «Senza creare allarmismo teniamo l’attenzione molto alta: ci stiamo organizzando, entro la settimana avremo una task force regionale, tutti i nostri ospedali sono allertati: ci stiamo attrezzando per tutelare i cittadini», ha spiegato l’assessore regionale Stefania Saccardi. Nonostante in Italia non sia stato segnalato alcun caso di malattia, la psicosi da coronavirus insieme al picco influenzale sta riempiendo gli ospedali. «L’allarmismo non ha basi razionali, se non si è stati nelle zone a rischio o vicino a contagiati», spiega Simone Magazzini, direttore del dipartimento Emergenza-urgenza dell’Asl Toscana centro.

Redazione

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