Coronavirus, la Toscana è in allerta e, in linea con la nuova ordinanza del ministero, adegua i procedimenti già attivi per la prevenzione.

La nuova ordinanza è semplice: obbligo di comunicazione all'Asl dove si resiede o si soggiorna per chi, nei 14 giorni precedenti all'arrivo, sia stato in una zona a rischio infezione. In più Regione toscana cerca di mettere in sicurezza gli ospedali invitando le persone con la febbre a rimanere a casa in "quarantena" segnalando i sintomi per telefono ai medici che valuterano su chi effettuare il test specifico.

SEGNALARE I VIAGGI
È obbligatorio per chi risiede o abita in Toscana comunicare al dipartimento di Prevenzione dell’Asl di riferimento (quella della zona dove vive, è domiciliato, arriva in vacanza etc.) viaggi, soste o permanenze in Paesi (oltre alla Cina) «in cui la trasmissione locale del virus è dimostrata essere significativa» secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità. La segnalazione è relativa a viaggi/soste effettuate nei 14 giorni precedenti all’arrivo.
Chi vive, si ferma o arriva per vacanza in Toscana deve informare l’Asl di riferimento (dipartimento della Prevenzione) anche dei viaggi effettuati nelle “zone rosse” italiane: i territori sottoposti a quarantena.

TEST RACCOMANDATI
La Regione raccomanda il test (di solito tampone in gola) per individuare il coronavirus a chi ha una polmonite con un decorso clinico «insolito o inatteso». La complicanza dell’infezione da questo virus infatti, è la polmonite interstiziale che si manifesta con difficoltà respiratorie.

OSPEDALI QUASI VIETATI
1) Ridotti gli ingressi agli ospedali per evitare gli accessi non sorvegliati;
2) si invita a ridurre il numero dei visitatori nei reparti;
3) si invita a ridurre il numero degli accompagnatori agli ambulatori in ospedale e al pronto soccorso «per evitare affollamenti».

POSTI DI CONTROLLO
Negli ospedali sono previsti posti di controllo (check point) per intercettare le persone con febbre e difficoltà respiratorie (due dei sintomi del possibile contagio da coronavirus, ndr). Verranno installati anche disinfettanti per le mani che saranno messi a disposizione dei visitatori degli ospedali agli ingressi e nei punti di sosta.

TEST 24 ORE AL GIORNO
Le microbiologie delle Asl e delle aziende ospedaliere devono essere attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per effettuare test per individuare il nuovo coronavirus: Sarscov2 sinonimo di Covid19.

MEDICI DI FAMIGLIA
Il primo contatto fra medico e paziente deve essere telefonico. Se il medico di famiglia ritiene il caso “sospetto” contatta il 118 e preallerta il pronto soccorso (anche tramite consulto degli esperti del reparto di malattie infettive). Se il medico valuta il caso “non sospetto” «garantisce la gestione del paziente privilegiando il contatto telefonico».
I medici e i pediatri di famiglia devono essere contattabili anche i giorni festivi dalle 8 alle 20 «per fornire una risposta ai pazienti che hanno un sospetto di contagio».

AMBULATORI MEDICI
Per prevenire contagi, l’accesso agli ambulatori medici deve essere «programmata e regolata», anche con spazi dedicati, secondo la valutazione del medico. Insomma, è bene andare dal medico di famiglia su appuntamento.

CHI È IN ISOLAMENTO
Chi è in “quarantena” da solo deve:
1) indossare una mascherina chirurgica protettiva;
2) evitare contatti stretti;
3) lavarsi spesso le mani; usare fazzoletti monouso; pulire spesso le superfici; dare aria agli ambienti;
4) deve misurarsi la temperatura più volte al giorno; deve registrare la comparsa di febbre, tosse, mal di gola, disturbi respiratori. In questo caso deve chiamare il numero della sorveglianza attiva dell’Asl (ogni Asl ha il proprio);
5) deve rispondere alle chiamate del personale Asl addetto alla sorveglianza attiva di chi è in isolamento.

CHI È IN QUARANTENA CON ALTRI
Chiunque condivide la quarantena deve «osservare le stesse precauzioni dell’individuo sottoposto a isolamento».

RIFORNIMENTI
I Comuni, in accordo con protezione civile e associazioni di volontariato provvedono a fornire medicinali e «generi di prima necessità alle persone poste in isolamento».

• QUARANTENA con sorveglianza attiva per chi ha avuto stretti contatti con pazienti che hanno contratto il Coronavirus​

 

OBBLIGO di comunicare al dipartimento di Prevenzione dell’Asl di residenza viaggi/spostamenti effettuati negli ultimi 14 giorni nei comuni o territori italiani sottoposti a quarantena


OBBLIGO di comunicare al dipartimento di Prevenzione dell’Asl di residenza viaggi effettuati negli ultimi 14 giorni in Cina o in Paesi in cui l'infezione da Coronavirus è dichiarata SIGNIFICATIVA


• Invito a eseguire il test per individuare il virus in casi di POLMONITE CON DECORSO INSOLITO


ACCESSI con precauzioni agli ospedali/pronto soccorso per paziendi con febbre


LIMITARE numero di visitatori/accompagnatori in pronto soccorso e nei reparti


QUARANTENA con sorveglianza attiva per chi ha avuto stretti contatti con pazienti che hanno contratto il Coronavirus


PERMANENZA DOMICILIARE (con sorveglianza attiva) per chi è arrivato in Italia dalla Cina o da territori italiani sottoposti a quarantena


DIVIETO di accedere a pronto soccorso, ambulatori, ecc. per chi ha avuto stretti contatti con persone che hanno contratto la malattia


PAZIENTE POSITIVO AL TEST


• Ha il virus nel proprio organismo
• Può avere sintomi
• Può o non può avere sviluppato la malattia
• E' contagioso (in modo più lieve)
• Deve stare in quarantena

 
PAZIENTE INFETTATO

• Ha il virus nel proprio organismo
• Ha sviluppato la malattia
• Manifesta i sintomi
• E' altamente contagioso
• Deve stare in quarantena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione

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