Attesa la conferma dell'istituto superiore della sanità sui tamponi su un informatico 49enne di Pescia e un imprenditore 60enne di Firenze.
Due casi di pazienti con tampone positivo al coronavirus in Toscana: uno a Pescia, uno a Firenze. E in Toscana si valuta di far scattare un piano di emergenza: si tratta comunque di due pazienti che avrebbero contratto il virus in contatti fuori dalla Regione e sono riconducibili – in un primo caso – al focolaio di Codogno, da dove si sarebbe diffuso il contagio in Lombardia – l’altro era tornato da un soggiorno di lavoro a Singapore, dove gestisce aziende.
Intanto, si è svolta una teleconferenza di coordinamento della Regioni con il premier Conte e il commissario Borrelli. Il presidente della Toscana Enrico Rossi, assieme agli assessori alla salute Stefania Saccardi e alla protezione civile Federica Fratoni, si è collegato dalla sala operativa della Protezione civile regionale per valutare eventuali misure.
Complessivamente sono 283 i contagiati in Italia, in crescita di 54 unità rispetto a ieri pomeriggio, ha spiega il commissario Borrelli nella conferenza di mezzogiorno, confermando i due casi nella nostra regione.
I primi casi positivi in Toscana
In Toscana sono due i casi sospetti positivi che devono essere validati dall’Istituto superiore di sanità.
Informatico ricoverato all’ospedale di Pistoia
Il primo, a Pescia, riguarda un informatico di 49 anni rientrato giovedì sera da Codogno in Lombardia dove ha soggiornato tre giorni per lavoro. Fin da venerdì si è messo in autoisolamento volontario su indicazione del medico di famiglia e sotto sorveglianza della Asl. Ieri mattina, lunedì, a seguito di un picco febbrile, ha contattato le strutture sanitarie che gli hanno mandato un’ambulanza del 118 a casa per portarlo, in isolamento, in ospedale a Pistoia per tutti gli accertamenti. L’uomo al momento è in buone condizioni di salute, in isolamento nel reparto di malattie infettive.
Imprenditore fiorentino positivo in isolamento al S. Maria Annunziata
Il secondo caso, sospetto anch’esso, riguarda invece un imprenditore fiorentino di 63 anni che ieri mattina, (24 febbraio), alle 7.30, è giunto in ambulanza al pronto soccorso di Santa Maria Nuova con sintomi influenzali e difficoltà respiratorie ed è stato poi trasferito al Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri in isolamento, nel reparto di malattie infettive. E’ stabile e non intubato.
Redazione