La Valdinievole risponde in modo unitario all’emergenza Coronavirus per le famiglie che non riescono più a provvedere alle necessità primarie come il cibo. Sono 800mila euro tra buoni spesa e pacchi alimentati che verranno divisi secondo il numero degli abitanti e il reddito procapite di ogni comune. Sarà compito di ogni Comune raccogliere nei prossimi giorni la sottoscrizione e la presentazione dell’autocertificazione secondo il modello che verrà predisposto per i cittadini dall’ufficio servizi sociali.

È stata infatti la Conferenza dei Sindaci, in rappresentanza dei Comuni della Valdinievole, a stabilire oggi dei criteri di assegnazione unitari e condivisi, per garantire equità di trattamento a tutti i cittadini della Valdinievole. “È un momento difficile, anche emotivamente – commenta il Presidente della Conferenza dei Sindaci Riccardo Franchi - e anche oggi i sindaci della Valdinievole si sono rimboccati le maniche per trovare delle soluzioni veloci e condivise per far sì che i contributi che arriveranno in seguito dell’ordinanza della Protezione Civile possano andare più velocemente possibile alle famiglie più bisognose”. Circa 800mila euro sono i contributi che arriveranno in Valdinievole a seguito dell’Ordinanza della Protezione Civile n.658 del 29 marzo. I soldi sono ripartiti fra i Comuni in base al numero dei cittadini e al reddito medio pro capite di ciascun comune. I contributi serviranno a fronteggiare i bisogni alimentari dei nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, attraverso l’erogazione di buoni spesa/voucher, o fornitura di pacchi alimentari.I nuclei che potranno usufruire di tali contributi sono i seguenti:
a) nuclei familiari che hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza della cessazione obbligatoria dell’attività produttiva di ogni genere in base ai DPCM e alle altre disposizioni contro il coronavirus;
b) nuclei familiari che hanno subito una perdita di entrate reddituali in conseguenza di licenziamento (a causa della chiusura o della limitazione delle attività di cui alla precedente lettera a) di uno dei componenti, nel caso in cui nel nucleo familiare non vi sia altra fonte di reddito;
c) nuclei familiari composti da soggetti con lavori intermittenti che hanno subito una riduzione della capacità reddituale;
Fra i nuclei familiari avranno la priorità quelli i cui componenti non usufruiscono già di prestazioni assistenziali (RdC, Rei, Naspi, Indennità di Mobilità, CIG, contributi economici della Società della Salute o del Comune).
Per l’individuazione delle priorità nella concessione dei benefici si terrà conto del numero dei componenti del nucleo familiare, della presenza di minori, della presenza di soggetti in situazioni di fragilità recate dall'assenza di reti familiari e di prossimità.
Il contributo sarà concretizzato mediante la fornitura di generi alimentari o buoni spesa, da utilizzare negli esercizi commerciali alimentari, ubicati preferibilmente nel territorio comunale, che si sono resi disponibili e che i singoli Comuni provvederanno a specificare.
I richiedenti dovranno sottoscrivere e presentare apposita autocertificazione secondo il modello che verrà predisposto dall’ufficio servizi sociali di ogni Comune secondo le indicazioni che saranno fornite dai singoli Comuni nei prossimi giorni

Redazione 

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