La lettera dei genitori della Montagna: «Bambini dirottati sui medici di famiglia, ma occorre lo specialista». «Serve un pediatra fino ai 14 anni».
Le risposte dell’Asl non rassicurano le famiglie dei bambini e dei ragazzi che vivono sulla montagna pistoiese preoccupati per la mancanza di un medico specialista. E allora i genitori tornano a farsi sentire, mandando una lettera che chiede chiarimenti su come il servizio del pediatra di famiglia sarà organizzato per rispondere alle reali esigenze di una popolazione che è molto più vasta di quella di fatto conteggiata dall’azienda sanitaria.
«Ci hanno assicurato un servizio temporaneo – spiegano i genitori – per alcuni giorni a San Marcello e a Cutigliano, in attesa del risultato definitivo del bando (che arriverà ormai presumibilmente dopo Natale). Ma non ci siamo con i numeri».
«L’Asl – spiega una delle portavoce del gruppo «Una Montagna Pistoiese di Bambini», la signora Carlotta Guerrini – ha fatto un bando per coprire un servizio che dovrebbe essere garantito a 236 bambini. Bene, la nostra popolazione ne conta molti di più, e questo perché la fascia dei pazienti va dai 0 ai 14 anni di età. Se si considerano questi riferimenti, allora si vede che i numeri ci danno ragione: infatti i nostri bambini «in età pediatrica» sono quasi 800, e comunque anche quando c’era la dottoressa Vanessa Perrone, gli assistiti erano almeno il doppio di quelli conteggiati dall’Asl». Ma allora perché questa difformità? La risposta sta, secondo i genitori, nella soluzione sulla quale molte famiglie hanno dovuto nel tempo ripiegare, per adattarsi a un servizio che era già carente perché non copriva capillarmente il territorio.
«Il fatto è che, dovendoci spostare da un paese all’altro della Montagna per raggiungere l’ambulatorio del pediatra, molti di noi si sono trovati quasi obbligati a iscrivere il proprio figlio dai 7 anni in su al medico di famiglia più vicino e disponibile. Ma questo è un errore, perché i bambini fino a 14 anni devono essere seguiti dal pediatra, il solo specialista che conosce le patologie della crescita, tanto per fare un esempio. A Pistoia dove i medici non mancano i bambini vengono seguiti dal pediatra fino all’adolescenza e questo è giusto. Se ora si ripristinasse e si incentivasse il servizio del pediatra in montagna, siamo certi che moltissime famiglie che hanno optato per il medici di famiglia, sposterebbero i loro figli in età preadolescenziale dal pediatra».
«Sappiamo che per un bambino da 0 a 6 anni è obbligatoria la sua assegnazione ad un pediatra – scrivono i genitori nella loro lettera –, ci sfugge quale dovrebbe essere la sorte per i bambini da 7 a 14 anni. Immaginiamo, per assurdo, che non vi fosse neppure un bambino da 0 a 6 anni ma 400 bambini da 7 a 14, come si comporterebbe la Asl? Avrebbero o meno la facoltà di avere il pediatra?».
Redazione