Giovedì 15 dicembre 2022 si è svolto al Teatro Comunale di Lamporecchio un incontro promosso dalla Società della Salute, l’Azienda USL Toscana Centro e i Comuni del territorio, per presentare un primo profilo di salute della Valdinevole e illustrare il nuovo modello organizzativo sanitario e sociale territoriale, frutto dell’applicazione del DM 77/2022 e di una importante sinergia con Regione Toscana attraverso i settori sanità e sociale e con la Azienda USL Toscana Centro, attraverso la Direzione generale e i vari Dipartimenti.
È una fase importante ed è necessario sviluppare e coordinare processi e prodotti tesi ad una riorganizzazione della rete sanitaria e sociale, anche alla luce dei finanziamenti del PNRR ed a partire dal Punto unico di accesso.
Dopo i saluti del Vice Sindaco di Lamporecchio Daniele Tronci, ha preso la parola il Presidente della Società della Salute, nonché Sindaco di Lamporecchio, Alessio Torrigiani e, successivamente, il Direttore della SdS Stefano Lomi che ha introdotto i temi sanitari e sociali ed ha coordinato i lavori. Un quadro sintetico sullo stato di salute dei cittadini e delle comunità della Valdinievole è stato presentato da Massimiliano Faraoni di Simurg ricerche, centro di ricerca che lavora da anni con Regione Toscana e Federsanità/Anci Toscana, insieme alla referente dell’Ufficio di Piano della SdS Silvia Spadoni.
I dati socio demografici, epidemiologici e sociali rivelano che la Valdinievole è sostanzialmente in linea con i dati regionali. Può essere evidenziato, fra i determinanti di salute, un dato di natura sociale, ovvero quello reddituale, che si conferma tra i valori più bassi della media toscana con la conseguenza che gli indicatori di disagio economico, abitativo e lavorativo mostrano valori ancora elevati. Dal punto di vista sanitario invece può essere sottolineato il diffuso e radicato servizio domiciliare che permette di sviluppare servizi di prossimità adeguati e appropriati, progettati come interventi personalizzati per rispondere alle singole necessità individuali, a partire dall’infermiere di famiglia. Questo perché, nel tempo, la SdS ha scelto di effettuare un poderoso investimento sulla rete territoriale qualificata (integrazione tra offerta sanitaria, sociale e sociosanitaria) che agisce per far permanere le persone sanitaria, sociale e sociosanitaria) che agisce per far permanere le persone assistite in famiglia.
È stato anche messo in evidenza il lavoro importante che la rete sanitaria territoriale porta avanti, il lavoro strategico del servizio sociale, dei Medici di famiglia, degli altri medici e operatori sanitari, il monitoraggio della continuità dei percorsi assistenziali e di cura ospedale/territorio(Acot) e le varie equipe e Unità di Valutazione Multidisciplinare che operano quotidianamente in modo efficace e funzionale.
È stato inoltre evidenziare il ruolo importante del Terzo settore, con una spiccata vocazione sanitaria presente in questo territorio (ad esempio i prelievi ematici domiciliari e ambulatoriali vengono effettuati quasi totalmente da Associazioni di volontariato, così come l’attività di prevenzione oncologica vede un ruolo attivo del volontariato), oppure il lavoro qualificato che viene portato dalla Cooperazione sociale, il ruolo degli organismi di rappresentanza, delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni comunali che sono interlocutori privilegiati per la governante territoriale.
Dopo i commenti ai dati effettuati dai vari responsabili territoriali(Alessandro Pecchioli – rete sanitaria, Daniela Peccianti – servizio sociale, Martina Donzellini – integrazione sociosanitaria, Fabio Pronti –servizio infermieristico), è stata la volta del responsabile di Staff della Direzione Aziendale USL Toscana Centro Valerio Mari che ha portato i saluti del Direttore generale Morello ed ha, a sua volta, illustrato l’impegno ed il lavoro che viene portato avanti dalla USL nella Toscana Centro. Le conclusioni sono state effettuate dall’Assessore regionale alla sanità e alla salute Simone Bezzini, che ha collocato il ragionamento nell’ambito regionale e nazionale ed ha riconosciuto alla Valdinievole questa spiccata peculiarità circa il radicamento territoriale dei servizi, che rende il modello organizzativo della SdS già in linea con i nuovi orientamenti ministeriali.
“È stato un primo appuntamento molto importante, sottolinea il presidente SdS Torrigiani, in quanto abbiamo avviato un percorso di condivisione coi territori che ci porterà, all’inizio del prossimo anno, a presentare in ogni Comune della Valdinievole i singoli profili comunali.
La presenza dell’assessore Bezzini e della Direzione Aziendale della USL Toscana Centro all’iniziativa odierna, prosegue Torrigiani, è un segnale importante dell’attenzione che le istituzioni regionali e di area vasta pongono al nostro territorio. Partiremo a breve anche con alcuni percorsi di coprogettazione nell’ambito delle giovani generazioni e dei percorsi di coprogettazione nell’ambito delle giovani generazioni e degli anziani, conclude Torrigiani, con l’obiettivo di coinvolgere tutti quei soggetti che sono interessati a portare un contributo per migliorare la salute ed il benessere delle persone. Siamo convinti del valore e dell’importanza della comunità locale, una comunità che riesce ad attivare e connettere tutte le risorse formali ed informali presenti, le professionalità sociali e sanitarie che insieme al capitale sociale costituiscono il basamento di un welfare moderno e innovativo, capace di interpretare e far proprie le attese dei cittadini”.
Redazione