candidati elezioni maggio 23 pescia

Gli annunci dei successi del sindaco Giurlani sembrano aver lasciato gli altri candidati in ombra, ma la scelta consapevole e responsabile dei cittadini è fondamentale per il futuro della città.

L'aria della campagna elettorale a Pescia sembra essere carica di un senso di déjà vu, come se fosse già tutto stato previsto. Infatti, il sindaco Giurlani e la sua amministrazione stanno vantando i successi raggiunti durante il mandato, come l'uscita dal pre-dissesto del 2014, il recupero del vecchio mercato, la vendita a stock dell'area Del Magro per un nuovo parcheggio con acclusa la cartiera Cecchi per un centro turistico. Ma ci sono anche alcune questioni spinose, vendute però come oro, come quella del Mefit o la promessa dei 9 milioni di euro del PNRR per mettere la struttura mercatale in sicurezza. Tuttavia, gli altri candidati sembrano comunicare in modo più timido e adottare tecniche di moltiplicatori di consensi senza mai attaccare l'attuale amministrazione sui contenuti e le prospettive per il comune .

Voltiamo Pagina di Giancarlo Mandara, sostenuto da IV e Azione, propone un programma che culmina con il referendum per passare sotto la provincia di Lucca, mentre Antonio Grassotti, sostenuto dalle liste di Fratelli d'Italia, Lega - Salvini Premier, Forza Italia – UDC – Noi Moderati, scommette sulla "fiducia" incondizionata come elemento significante alla Lacan. Franchi, il candidato del PD, continua a presentarsi con lo slogan "Una storia nuova", senza però specificare di quale storia si tratti, ma presenta ben 48 candidati, riprendendo la strategia di Giurlani per cercare di vincere al primo turno o, in caso contrario, al ballottaggio.

L'ultima candidata, Sabrina Lazzerini di Pescia a Sinistra, sembra molto determinata e ha presentato un programma che punta su una nuova forma di perequazione sociale. Tuttavia, è evidente la mancanza di una sintesi politica, forse a causa del poco tempo a disposizione, visto che la sinistra si era chiamata fuori in prima battuta prendendo soprattutto le distanze dal PD. È interessante notare che Pescia a Sinistra è nata grazie a Rifondazione Comunista e Risorgimento Socialista, ma ha deciso di fare un percorso comune con i 5 Stelle di "Pescia in Movimento", che sposano tutta la linea compresa l'idea del bilancio partecipativo.

In sintesi, credo, che per fare una scelta consapevole e responsabile, è fondamentale un confronto serio di tutti i candidati sui loro programmi, su tutti i mezzi di comunicazione disponibili. Il dibattito politico non può limitarsi a tecniche di moltiplicatori di consensi o a promesse vaghe e non dettagliate. È importante ricordare che l'esercizio del diritto di voto è un dovere civico e gli elettori hanno il potere di decidere il futuro della loro città. Speriamo che la campagna elettorale possa diventare più interessante e che i candidati possano offrire programmi e alternative alle scelte fatte dalla attuale amministrazione, in modo da offrire la possibilità di una scelta consapevole e responsabile ai cittadini che non devono restare nel dubbio che “era già tutto previsto”.

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 Andrea Vitali

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