Il senatore ricorda che: «un terzo della popolazione di Pescia è coinvolto nel comparto floricolo». Fra le necessità, risorse a fondo perduto e non solo finanziamenti che rappresentano ulteriori indebitamenti. Allo studio strumenti per dare liquidità in attesa delle garanzie dirette di Ismea. La Pietra (Fdi) accusa la maggioranza di scarsa collaborazione, ma promette che solleciterà la ministra Bellanova.
«Tutti concordi nell’affermare che oggi la crisi è ancora più marcata in un settore e in un territorio già colpito da una crisi strutturale. In un Comune come quello di Pescia, dove oltre un terzo della popolazione comunale è direttamente coinvolta nel comparto floricolo, la crisi del settore impatta in maniera drammatica anche sul tessuto economico e sociale di tutta la popolazione». Questo il quadro della situazione del senatore Patrizio La Pietra, membro della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare in quota Fratelli d’Italia, al termine del tavolo di confronto in video conferenza da lui organizzato il 20 aprile scorso sul tema della crisi del settore floricolo in Valdinievole. Un incontro online a cui hanno partecipato Roberto Franchini, portavoce comunale Fdi, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, il presidente dell’Associazione florovivaisti Pescia Nicola Del Ministro, il direttore di Flora Toscana Simone Bartoli, i referenti pesciatini di Cia Francesco Bini e di Coldiretti Maurizio Procissi, il direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi, il direttore del Mercato dei fiori Antonio Grassotti, Antonio Giusti della Banca di Pescia, Andrea Rindi del Credito Cooperativo Valdinievole e Giuliano Incerpi del consorzio Coripro. Fra le principali criticità sottolineate durante l’incontro, ha sottolineato il senatore La Pietra, «la necessità di aiuti concreti da parte del governo al settore, con iniezioni di liquidità vera, intesa come risorse a fondo perduto e non solo garanzie per un ulteriore indebitamento, e di storni concreti di tasse e tributi». «Anche gli istituti bancari, nel loro intervento – ha osservato La Pietra - confermano che le aziende più a rischio sono quelle piccole a conduzione familiare e anche il finanziamento di 25.000 euro del decreto liquidità è di fatto un ulteriore indebitamento che fa solo appesantire i costi». «In questa settimana, - ha detto La Pietra – dovranno capire come far ottenere la garanzia diretta Ismea per favorire l’accesso al credito alle aziende agricole. Siccome non sarà nell’immediato, in attesa del finanziamento, stanno studiando strumenti per dare alle aziende una piccola liquidità per far fronte alle loro necessità». «A livello governativo – ha aggiunto - devo però sottolineare come lo spirito di collaborazione sia venuto meno di fronte ad una maggioranza che a parte posizioni di facciata ha respinto ogni nostro contributo, respingendo tutti gli emendamenti e ponendo la fiducia al decreto Cura Italia». «Cercherò di sollecitare il ministro Bellanova – ha concluso il senatore - affinché riesca a dare maggiore attenzione al settore floricolo e al distretto cercando di capire cosa fare per trovare delle soluzioni prima possibile».
Redazione