Il 13 maggio il Pd di Pescia ha criticato Giurlani per la disorganizzazione dell’apertura delle aziende floricole alla Festa della Mamma e per l’assenza di strategia su distretto interprovinciale, Mefit e politiche di rilancio della floricoltura. Il sindaco ha replicato il 14 maggio annunciando che il Pid del rinato Distretto florovivaistico Lucca Pescia è stato ammesso al finanziamento regionale, che sta trattando con Remaschi il sostegno a una piattaforma digitale per le produzioni locali presto online e che la Regione Toscana sta valutando un contributo di 2,5 mln di euro per la floricoltura che «interesserà certamente Pescia».
Botta e risposta a pallettoni nel giro di 24 ore fra il Partito Democratico di Pescia e il sindaco Oreste Giurlani. Oggetto del contendere, le politiche per il rilancio della floricoltura con al centro il Mefit e il Distretto interprovinciale Lucca Pescia. Causa scatenante, la recente iniziativa dell’apertura di alcune aziende florovivaistiche per la Festa della Mamma. Mercoledì 13 maggio nella pagina Facebook “Per Pescia” dell’Unione comunale del Partito Democratico pesciatino è stato pubblicato un post che iniziava con una solenne bocciatura dell’apertura organizzata sabato e domenica scorsi e si chiudeva con una critica su tutta la linea delle politiche floricole di Giurlani e la promessa di una mobilitazione del Pd sull’argomento con l’elaborazione di soluzioni alternative. «Quello che più ha pienamente deluso è stata l'improvvisazione e l'incapacità nella comunicazione di tale evento – diceva il post del Pd di Pescia riferendosi alla Festa della Mamma -. Non sono state coinvolte né le associazioni di categoria né tantomeno ilMefit».Mentre le politiche per la floricoltura del sindaco venivano definite «proclami» senza «nessuna azione che abbia portato
benefici al settore» e del distretto floricolo si diceva «che non è mai decollato». Altrettanto critico il giudizio sulla gestione del Mefit «che dopo l'acquisizione da parte del comune, con oneri ed onori, ha avuto interventi di manutenzione straordinari finanziati dalla Regione, concordati con il Comune, ma che risultano ad oggi palesemente insufficienti a rendere la struttura idonea per altri tipi di eventi che sarebbero necessari alla sua sopravvivenza». Con la seguente sentenza finale: «si parla da diversi anni di un piano strategico per il rilancio della floricoltura, ma non si capiscono le linee!».Ieri giovedì 14 è arrivata la replica via comunicato stampa di Oreste Giurlani. Dopo aver ricordato le sue costanti visite al mercato dei fiori di Pescia e che il florovivaismo è uno dei punti centrali del suo programma di mandato, il sindaco ha prima di tutto annunciato che mercoledì 13 maggio è arrivata la «conferma che il progetto legato al piano integrato del risorto distretto florovivaistico che unisce Pescia a Lucca è stato ammesso al finanziamento dalla regione Toscana, aprendo ottime opportunità di sviluppo di un settore che ha bisogno di rilancio». Non solo. Fra le buone notizie evidenziate nel comunicato vi è il fatto che in questi giorni «l’assessore Marco Remaschi si è spesso incontrato virtualmente con Oreste Giurlani per trattare della possibilità di finanziamento di una piattaforma digitale che sarà presto online per esporre in questa vetrina tutta l’eccellente produzione pesciatina e non solo. Oltre a questo la regione sta valutando l’erogazione di un contributo di circa 2,5 milioni di euro per questo settore, che interesserà certamente Pescia». «Voglio ricordare, da presidente del soggetto referente del distretto floricolo (l’Associazione Florovivaistica Interprovinciale) - ha dichiarato il sindaco di Pescia - che stiamo per vederci finanziato un importante progetto distrettuale, che stiamo trattando perché vengano tenute in debita considerazione le problematiche di tutti gli oltre 400 produttori, molti dei quali a livello familiare, dei 2000 lavoratori stagionali e anche tutti i componenti della filiera legata all’ulivo, la cui produzione è un altro elemento di eccellenza della nostra attività agricola. Una attenta e equa distribuzione dei contributi sarà essenziale e su questo punto vigileremo con grande attenzione. Tutto questo mentre sono stati investiti 3,5 milioni di euro per mettere a norma il Mefit, dei quali ben 500 mila dalle casse del Comune, in attesa di una nuova tranche di lavori che potrebbe essere a breve finanziata. Stiamo pensando insieme alla direzione del mercato a come sistemare in sicurezza gli oltre 700 espositori che normalmente lo utilizzano, mentre metteremo in moto anche qualche esenzione fiscale per aiutare la ripresa di un settore determinante per il nostro sistema economico locale. Intanto ci godiamo l’ottimo successo della campagna aziende aperte per la festa della mamma che ha centrato gli obiettivi, andando oltre le aspettative».
L.S.