Franchi e Brizzi al ballottaggio. L'affluenza registra un calo di -1000 cittadini rispetto del 2018 e di -1968 rispetto al 2014. Al via accordie e promesse.
Il 28 maggio si terrà il turno decisivo per eleggere il sindaco di Pescia. A contenderselo saranno Riccardo Franchi, sostenuto da Partito Democratico, Una Storia Nuova e Pescia è di Tutti, e Vittoriano Brizzi, alla guida di una coalizione completamente civica formata da Avanti Tutta Pescia, Insieme per Pescia, Vivi Pescia e Pescia Cambia.
Al via ipotetici accordi e possibili promesse per cercare di spostare i voti dei candidati perdenti. Voltiamo Pagina potrebbe avvicinarsi al PD, mentre Fiducia in Grassotti potrebbe appoggiare Brizzi, ma resta da vedere se tali mosse influenzeranno realmente i votanti che avevano inizialmente dato la loro fiducia ai partiti che sono risultati perdenti.
Tra i due candidati rivali si registra un divario significativo, ma non decisivo. Il 35% dei pesciatini ha espresso il proprio sostegno a Franchi, mentre il 29% ha votato per Brizzi. In posizione più distante si colloca Antonio Grassotti, sostenuto da un gruppo civico, Fiducia in Grassotti Sindaco, Fratelli d'Italia, Lega per Salvini e Forza Italia-Udc-Noi Moderati, con meno dell'18% dei voti totali. Giancarlo Mandara, candidato di Voltiamo Pagina, Per un futuro Comune-Pescia Solidale, Un'altra Pescia e Conforti per Mandara, ha ottenuto il 15% dei voti. Sabrina Lazzerini, sostenuta da Pescia in Movimento e Pescia a Sinistra, si è fermata al 3%.
È stato chiaro fin dalle prime ore di chiusura dei seggi che non ci sarebbe stato un vincitore al primo turno, ma il dato che emerge con chiarezza è il calo nell'affluenza al voto.
Rispetto alle elezioni precedenti, si registra un netto calo dell'affluenza; nel 2014, durante la prima elezione di Oreste Giurlani, si presentarono alle urne 10.512 persone, pari al 64,58% degli aventi diritto. Nel 2018 i votanti scesero a 9.006, corrispondenti al 55,54%.
Durante queste ultime due giornate di votazione, solamente 8.549 pesciatini hanno deciso di partecipare alle elezioni per scegliere chi dovrà guidare l'amministrazione della città, rappresentando il 52,33% degli aventi diritto. Si registra quindi una diminuzione di mille votanti rispetto alle precedenti elezioni.
Redazione