Pescia esce dal pre-dissesto, l'opposizione lascia l'aula

Giurlani: "Peccato vedere l’opposizione lasciare l’aula, non hanno voluto partecipare a un momento storico per la città".

Come era stato anticipato nei giorni scorsi, il comune di Pescia esce definitivamente dal pre-dissesto con l’approvazione del bilancio consuntivo 2022, che si chiama rendiconto di gestione ma che, al di là dei termini formali, sancisce l’uscita dal piano di risanamento che viene dal 2013.

Le dichiarazioni del Primo Cittadino

“Ci sono voluti dieci anni- dice il sindaco di Pescia Oreste Giurlani- ma abbiamo portato a termine anche questo gravoso impegno. Un risultato che, come ho già detto, riguarda la giunta, la maggioranza in consiglio comunale, gli uffici tecnici comunali e tutta la struttura amministrativa dell’ente. Dispiace che l’opposizione, a parte chi era giustificato, abbia abbandonato l’aula prima della votazione. Del resto vanno capiti: dopo anni di profezie sul fallimento finanziario dell’ente, non hanno retto al verificarsi dell’esatto contrario, ovvero alla migliore conclusione possibile dell’andamento economico del comune di Pescia. Per loro una sconfitta politica senza precedenti, per noi una grande soddisfazione”.

I punti all’ordine del giorno

Riguardavano il rendiconto di gestione del 2022, il bilancio di previsione 2023, il piano triennale delle opere (2023/2025).

Il commento del Sindaco sulla mancata presenza dell'opposizione

“Per noi di Pescia Cambia – continua Giurlani-, quello dell’opposizione è un comportamento scorrettissimo sia sul piano dei rapporti personali che su quello istituzionale. Un esempio veramente pessimo per chi vede o ascolta, da parte di chi , magari, si lamenta se i cittadini si allontanano sempre più dalla politica.
Che dire poi di chi aveva dichiarato che non sarebbe più venuto in consiglio comunali fino a che i bilanci e i conti non fossero stati chiari, come se del resto i "buchi", per usare un termine poco istituzionale, fossero frutto delle amministrazioni Giurlani e non risultato di scelte ben piu' lontane nel tempo.
Pescia quindi torna ad essere un comune "normale", con i problemi di tutti i comuni: poche risorse e poco personale, ma per i profeti di sventura è un grande flop, visto che la speranza e l'obbiettivo erano un altro, cioè che il comune andasse in dissesto per scaricare tutte le responsabilita' sulla nostra amministrazione”.

Redazione

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