termemontecatini

Una forte accusa dal Movimento 5 Stelle Montecatini sull'attuale situazione in cui versano le Terme: se ne è decisa la vendita senza un piano di rilancio per il comparto restante, senza un'idea sul futuro. Per il Movimento, inoltre, l'attuale amministrazione ha mentito ai cittadini per sette anni. Di seguito l'intervento.

«Ciò che viene fuori dalla Commissione Partecipate è il lungo passo d'addio all'identità cittadina, ciò per cui siamo nati, cresciuti e diventati famosi nel mondo viene oggi chiuso nel più totale disinteresse dei partiti che ci amministrano e ci hanno amministrato. Le Terme sono appese ad un filo, due entrate di liquidità, tutt'altro che scontate nei tempi sono l'unica speranza di arrivare alla fine del 2017.
I soldi del Cipe con i quali il comune si fa carico di un immobile che nel futuro graverà nelle tasche dei cittadini e quelli di un potenziale quanto oscuro compratore delle ex terme Leopoldine. E poi? La visione del PD sulle Terme è chiara: sono un peso di cui liberarsi.
Non hanno nemmeno il coraggio di dirlo chiaramente, così nello stesso discorso parlano di un azienda che non fattura ma di uno stabilimento di alta redditività, la verità è che il gioiello cittadino è stato affossato dalla mala-gestione dei partiti che fino ad oggi ci hanno amministrato e che ora incolpandosi a vicenda spolpano la l'azienda.
Hanno deciso di vendere l'impianto strategico con maggior attrattiva, lo hanno deciso senza avere un piano di rilancio per il comparto restante, senza un'idea sul futuro, senza confronto con le opposizioni, con le categorie e soprattutto con i cittadini. Vendono senza aver fatto un inventario, nè una stima degli immobili, senza nemmeno leggere le norme statali, vendono di corsa, in silenzio senza neppure prendersi la responsabilità di vagliare controlli preventivi anti-corruzione e antimafia (come se Montecatini non fosse già piena di immobili sequestrati).
Il sindaco Bellandi si è presentato alle scorse elezioni promettendo di terminare le Leopoldine; successivamente, il vicesindaco Rucco ha rinnovato la promessa parlando di un investimento di 13 milioni di euro. Hanno più volte nominato un Piano Industriale che non era mai stato scritto. Hanno parlato di tavolo tecnico con la Regione, hanno promesso 50 milioni di investimento, hanno a più riprese tranquillizzato la città, oggi le Terme Leopoldine sono in svendita, la Regione fugge senza investimenti (anch'essa mente quando dice che non è possibile per il comune acquistare le quote delle Terme) e il Piano industriale non esiste. Per sette anni hanno puntualmente mentito alla città e questo è inaccettabile.
Dopo la Svendita del Teatro Verdi, si passa a quella delle Leopoldine e poi chissà intanto di sicuro resterà in piedi un azienda zoppa e piena di debiti che non ha più le strutture di maggior redditività e senza un briciolo di idee.
Una strada alternativa c'è, possiamo attuarla insieme alla Regione ed alla Città, basta volerlo e basta leggere le leggi che usano per giustificarsi. Possiamo salvare le Terme, possiamo farlo noi mantenendo questo patrimonio, tutelandolo come bene comune. I partiti che ci amministrano e ci hanno amministrato e portato fino a qui non sono in grado di farlo, che se ne vadano quindi e lascino lavorare chi veramente crede in questa città. Salviamo le Terme e Montecatini da chi le ha scientemente devalorizzate!»
 
Redazione

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