Il candidato a sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, sostenuto dalle sue cinque liste, interviene sul rinvio dell’udienza del Gup al 27 giugno: da un lato si dichiara dispiaciuto perché prima si comincia e prima si finisce, e dall'altro dice che ci sono molte cose da fare, i suoi legali intanto stanno valutando riti alternativi, in particolare il processo breve. Giurlani accusa poi i suoi avversari di sciacallaggio sulla questione.
«Il rinvio dell’udienza prevista per ieri da un lato mi dispiace –dice Oreste Giurlani – perché prima si comincia e prima si finisce. Ci sono tante cose da fare. Però devo apprezzare la Magistratura, verso la quale non ho mai fatto mancare espressioni di fiducia, che nel rinvio ha tenuto conto della necessità di non influenzare le elezioni, non prestando il fianco allo sciacallaggio che i candidati della Giunta Marchi, ora travestiti da forze tranquille, hanno fatto regolarmente in queste settimane.»
Così Giurlani attacca i sei candidati a sindaco delle altre liste anche sull'atto in cui hanno richiesto al Comune di costituirsi parte civile al suo eventuale processo: «La risposta migliore mi sembra averla data il commissario, che, non accogliendola –almeno per le informazioni in mio possesso – ha ancor più affermato la strumentalità della richiesta stessa.» Giurlani prosegue chiedendo ai suoi avversari di non parlare di lui, ma delle cose che intendono fare per la città. L'accusa si rivolge poi nello specifico alla ex Giunta Marchi, causa, secondo Giurlani, del buco di bilancio «che pagheremo tutti per i prossimi 30 anni.»
Infine Giurlani sostiene: «Per i cittadini di Pescia non cambia nulla, visto che la nostra città non rientra in questa inchiesta e ne resterà fuori qualunque sia la decisione che il Gup vorrà prendere quando ci sarà l’udienza.»
Intanto, dichiara l'ex sindaco di Pescia, i magistrati, d’accordo coi suoi legali, stanno valutando riti alternativi, «in particolare il processo breve, che mi consentirebbe di spazzare rapidamente via tutte le ombre sulla mia condotta e onorabilità.»
Redazione