Il 24 giugno gli elettori torneranno alle urne per decidere chi sarà il prossimo sindaco di Pescia tra Francesco Conforti, candidato del centrodestra e l'ex sindaco Oreste Giurlani. Elisa Romoli (PD), candidata sindaco di Pescia e segretario locale del partito, riflette sui motivi della sconfitta.
«Il risultato del PD - commenta Elisa Romoli, candidata sindaco di Pescia e segretario locale del partito - è sicuramente un passo indietro rispetto alle politiche del 4 marzo. Le cause sono molte: la bassa affluenza, la crisi generale del partito a livello nazionale e regionale, il fatto che siamo partiti molto in ritardo e le divisioni interne. Ma il problema principale è che la cittadinanza ha preferito altre proposte rispetto alla nostra e su questo dovremmo fare un grosso lavoro per entrare di nuovo in sintonia con il nostro elettorato».
Infatti, come si conclude analizzando i risultati elettorali, il PD ha subito un tracollo fermandosi all'11,43% con 990 voti per Elisa Romoli. Nel 2014 aveva raggiunto quasi il 40% dei consensi, cosa che portò Giurlani a vincere con addirittura il 63% dei voti.
«Riguardo al ballottaggio - continua Elisa Romoli - tra la scelta di un candidato sostenuto da liste di centrodestra con idee molto lontane dalle nostre e un candidato di cui tuttora contestiamo la scelta di ripresentarsi all'elettorato per una questione non solo etica, ma anche perchè riteniamo la sua elezione potenzialmente dannosa per la città per le mille promesse fatte e che non potrà mantenere se non si vorrà incorrere in un inevitabile dissesto e la durata del cui mandato è legata alle vicende giudiziarie del candidato sindaco, la mia linea sarà quella che il Partito Democratico non debba sostenere nessuno dei due in corsa per la poltrona e lasciare libera scelta ai propri elettori».
Redazione