Pulejo ad Acqua in Bocca ma non troppo

Il Procuratore aggiunto di Catania Francesco Puleio sarà ospite di “Acqua in bocca (ma non troppo)“ venerdi 23 giugno alle ore 16:30.

Francesco Puleio ha sempre svolto il ruolo di inquirente in magistratura svolgendo delicate inchieste antimafia.
Presenta «La città del vento», il suo romanzo d’esordio. Uno spaccato dell’intreccio affaristico-mafioso della Sicilia, con particolare riguardo alla città di Catania e al suo hinterland, di cui descrive la bellezza dei pregi architettonici e artistici, ma anche lo scempio e il degrado via via operato a partire dagli anni Sessanta e Settanta.
"Le città non sono soltanto un insieme di edifici, di strade e di piazze: sono luoghi dell’anima, con una dimensione che supera quella semplicemente spaziale, per attingere al ricordo e più in generale alla memoria, alle emozioni soprattutto" conferma Puleio. "Il romanzo voleva essere un atto di amore e di speranza per la città dove sono cresciuto, dove mi sono formato; dove i miei figli sono nati e da cui sono dovuti partire; alla quale sono profondamente legato e di cui non mi riesce ancora di digerire storture e ingiustizie. Ma nel romanzo non c’è la cronaca di Catania, come non c’è la cronaca della Sicilia. A parte tutto, certamente non sarei stato capace di condensare in poche pagine una realtà così complessa come quella che ci circonda. È solo una storia, che mi auguro si possa leggere con interesse".
Un grande affresco letterario che si fa storia, denuncia, riflessione caratterizzante il potere nelle sue diverse ramificazioni ed espressioni, senza nulla risparmiare alla commistione che sembra irredimibile per la terra di Sicilia.
"Sono partito con l’idea di raccontare una storia che mi sembrava interessante; poi, scrivendo, a mano a mano, potrei dire che la storia si sia sviluppata da sola, e che i vari personaggi abbiano acquistato spessore e caratteristiche loro proprie. Alla fine, il risultato non è stato quello che avevo immaginato all’inizio. Certamente non avevo progettato le riflessioni, le considerazioni, gli sviluppi della trama, che si sono via via presentati quasi spontaneamente al fluire del racconto. Le conclusioni sono provvisorie, e lasciate all’ immaginazione del lettore“. Un romanzo poderoso, complesso, sulla Sicilia, che si innesta sulla scia letteraria che va da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ad Andrea Camilleri passando per Leonardo Sciascia. “Di questi Grandi e di molti altri certamente sono debitore – conclude Pulejo - come un raccoglitore di conchiglie è debitore dell’oceano del sapere".
Conduce l’incontro Simona Peselli.

Redazione

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