Inaugurata un’installazione del responsabile marketing di Vannucci Piante Massaini: 10 cipressi con salvagente sul bordo dell’A11 presso l’uscita di Pistoia.
Con il lancio simbolico di piccole ciambelle colorate sul laghetto del Nursery Campus, in una sorta di performance collettiva dei partecipanti all’inaugurazione, e poi una tappa al buffet con vista sui 10 cipressi armati di grandi salvagente e posizionati in fila indiana lungo il bordo dell’autostrada A11, si è concluso oggi il battesimo ufficiale dell’installazione “Save the Planet” a cura di Andrea Massaini, responsabile marketing di Vannucci Piante, l’azienda leader del distretto vivaistico-ornamentale pistoiese.
Un messaggio molto chiaro e diretto che raggiungerà i 60 milioni di automobilisti che si stimano passare ogni anno in quel tratto autostradale. E che avrà la doppia valenza di appello ai cittadini a non sottovalutare il problema e di promozione del ruolo che può giocare Pistoia quale «città delle piante», come ha sottolineato Vannino Vannucci in apertura dell’incontro di presentazione dell’installazione di Massaini, moderato dalla giornalista di Tvl Pistoia Paola Bardelli.
«Quell’area non l’avevamo ancora sfruttata in attesa di una buona idea – ha detto Vannino Vannucci nel suo intervento -. È qualcosa che rimarrà almeno per un po’». E sollecitato da Paola Bardelli sulla mutata percezione delle piante prodotte nel Distretto di Pistoia, non più concepite solo come ornamento, Vannucci ha colto l’occasione per specificare: «noi non produciamo solo quello che ci viene richiesto dalla clientela, ma proponiamo, diamo idee a chi compra le piante». Nel mondo ci sono altri posti dove si producono piante, sempre di più, «ma noi siamo bravi e diamo un valore aggiunto ai nostri prodotti» e in particolare «come leader del settore a livello europeo» ci sentiamo addosso questa responsabilità.
Spiegando come gli è venuta l’idea dell’installazione “Save the Planet”, alcuni mesi fa, Andrea Massaini ha raccontato che il cuore dell’idea, il concetto che gli ha fatto scoccare la scintilla è quello di “essere vivente”, nel quale sono accomunati “pianta” e “uomo”. Richiamando recenti dichiarazioni del presidente del Csm, Massaini ha poi sottolineato che salvare, salvare esseri viventi, «non è un dovere morale, ma un obbligo inscritto nella Costituzione, anche se non c’è uno specifico articolo» ad esso dedicato. Su “Save the Planet” Massaini ha detto poi tra l’altro: «mi fa piacere che a Pistoia ci sia questo segno», questi cipressi che sono come delle «sentinelle» impegnate a tenere alta l’attenzione sul problema della vita sul pianeta Terra.
«Le parole di Andrea Massaini fanno riflettere – ha osservato nel suo intervento il presidente di Legambiente Pistoia Antonio Sessa – nel mondo di sono 59 guerre attive. Solo in Europa sono stati spesi 74 miliardi di euro in armi per l’Ucraina. Per carità, cosa necessaria, ma quando si tratta di risolvere il problema ambientale del pianeta non ci sono mai soldi». E, ha aggiunto fra l’altro, «quando vediamo tutti questi morti nel Mediterraneo ci chiediamo se siamo su una strada giusta». Ma nonostante questo scenario fosco, Sessa ha affermato che è comunque importante segnalare il problema ambientale.
Infine, dopo Sessa, ha preso la parola Marcello Suppressa, direttore della Caritas di Pistoia, che ha messo in evidenza come nella installazione di Massaini, sia pure con le differenze di linguaggio dell’arte contemporanea, ci sia un «collegamento col richiamo ad accogliere» del fregio robbiano di Pistoia (sulla facciata dell’ex ospedale del Ceppo). Questo concetto dell’accoglienza, ha detto Suppressa, «i pistoiesi l’hanno nel DNA».
L.S.