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La Festa della Toscana celebra l'abolizione della pena di morte e della tortura ad opera del Granduca Pietro Leopoldo che, il 30 novembre del 1786, volle l'abolizione che oggi consegna alla storia della Toscana il primato. Quest'anno la festa è dedicata all'opera di modernizzazione e alle riforme di Pietro Leopoldo.

Le celebrazioni sono iniziate alle 9.15 con la deposizione della corona di fiori sulla tomba di Gregory Summers, americano condannato a morte e giustiziato nel 2006. Gregory aveva trascorso molti anni nel braccio della morte e, dopo una fitta corrispondenza con i ragazzi della scuola di Cascina, chiese di essere sepolto nel cimitero comunale.
Alle 11.00, nell'appena rinnovato Teatro della Compagnia di via Cavour a Firenze, si terrà la seduta solenne del consiglio regionale con gli interventi del presidente del consiglio, Eugenio Giani, e del governatore Enrico Rossi. Ad aprire la seduta, in anteprima nazionale, il cortometraggio “Eye for an eye”, un documentario animato e disegnato a mano sul tempo di un assassino nel braccio della morte.
L'ultimo intervento è affidato a Simone Cristicchi e al suo monologo inedito “L'ultimo condannato”.
Il presidente Giani consegnerà alcuni riconoscimenti alla Comunità di Sant'Egidio e a “Nessuno tocchi Caino”. Al Museo Galileo, dalle ore 16.00, nelle sale saranno protagonisti personaggi in costumi settecenteschi e copie di strumenti scientifici per rievocare le antiche “serate elettriche” che affascinavano l'alta società dell'epoca.

Redazione

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