Una preziosa occasione, come quella della Open Week, ci permette di visitare uno dei luoghi più suggestivi e interessanti della Valdinievole (e non solo): la biblioteca capitolare di Pescia. Anche oggi (dalle ore 15 alle ore 18) l'esperta guida del prof. Paolo Vitali vi condurrà alla scoperta di un luogo dove il sapere si custodisce da secoli con attenzione e cura.
La meraviglia è la spinta intellettuale che ci conduce alla conoscenza, come ci ricorda un antico filosofo, e nella Biblioteca Capitolare di Pescia sembra proprio rinnovarsi quel sentimento di stupore che si prova di fronte a qualcosa di inatteso o di nuovo. Come ci racconta Paolo Vitali, direttore della biblioteca da 28 anni e professore di storia dell'arte, questo è uno di quei luoghi che meritano attenzione e bellezza. Ecco dunque perché il Capitolo del Duomo di Pescia ha scelto di aderire per la seconda volta all'iniziativa Open Week, «occasione che si rivela preziosa in un momento in cui a Pescia manca un coordinamento sulla cultura» ci ricorda Vitali, senza dimenticare però le difficoltà legate alla sicurezza che un'apertura come questa comporta.
«A Pescia, oggi città abbandonata, la cultura è stagnante. Non si approfondiscono luoghi che invece sono di grande interesse. Quello della biblioteca capitolare ne è un esempio: il Capitolo del Duomo cerca con tutte le sue forze, e in assoluta solitudine, di aprire al grande pubblico in occasioni come queste, nonostante ci si trovi in un luogo adibito ad un'utenza colta. In questo diamo esempio di disponibilità, ma non troviamo corrispondenza nelle istituzioni stesse, che non comprendono i problemi che dobbiamo affrontare nel rendere fruibile a tutti una biblioteca di studio. Naturalmente le nostre attività culturali, editoriali e convegnistiche trovano apprezzamento nell'ambito diocesano soprattutto grazie alla sensibilità del nostro Vescovo» prosegue Vitali.
Entriamo così in uno degli scrigni di bellezza di Pescia: ogni visita qui è diversa, come ci spiega Vitali, perché ogni volta si segue uno spunto di approfondimento differente. Oggi tocca alla figura di Andrea Bonvicini a fare da filo conduttore: canonico del Duomo, diventa vicario di Pistoia, poi rettore del Collegio voluto da Urbano VIII e si lega molto alla biblioteca capitolare, lasciando qui numerosi manoscritti e incisioni (circa 3.600 del Cinquecento e Seicento).
Spinti dall'interesse, forse lo stesso che avrà provato Andrea entrando qui, giungiamo nella “biblioteca in aria”, come la chiamavano i canonici, che decisero infatti di costruirla sopra la sacrestia del Duomo. La meraviglia di fronte ad una raccolta del sapere lascia sempre senza fiato: estetica, colori, ordine, precisione, cura, niente qui sembra fuori posto, anche senza essere esperti si capisce subito il valore della raccolta qui presente. È come una forma di rispetto, quel sentimento che Paolo Vitali ci racconta abilmente e che possiamo provare solo entrando in uno di questi luoghi del sapere. Dieci mila volumi circa, la dotazione della biblioteca capitolare che durante la visita abbiamo modo di ammirare seguendo il fil rouge di Andrea Bonvicini e dei suoi lasciti, posti per l'occasione nelle teche centrali della sala.
Non sveliamo altro: oggi, domenica 8 aprile, dalle 15 alle 18 la visita sarà riproposta con suddivisione in gruppi e con prenotazione presso l'Ufficio del Turismo, in Piazza Mazzini (tel. 0572 490919 - 492257 email
Un'occasione da non perdere sarà poi il cinquecentenario della Diocesi di Pescia (1519-2018), che si terrà il prossimo anno, come ci ricorda infine Vitali. Per l'occasione sarà a Pescia un comitato scientifico e storico di esperti: in attesa dell'evento, verso fine 2018, uscirà il volume “La Diocesi di Pescia. Studi in preparazione al cinquecentesimo anniversario della fondazione” a cura di Paolo Vitali, dove si ripercorre la storia di questa istituzione e si pensa al suo futuro.
Redazione