PRATO -Nonostante i limiti dell'emergenza sanitaria e l'annuncio del rinvio del festival Settembre Prato è Spettacolo al 2021, Fonderia Cultart ha deciso di proporre un programma di iniziative musicali pensate per contesti intimi, dove poter vivere una dimensione “live” senza la percezione del distanziamento fisico, al fine di dare un segnale positivo alla comunità del festival e non arrendersi all'idea di dover vivere un Settembre privo di musica. Quella del 2020 è una sorta di anteprima all'edizione completa che si svolgerà nel 2021, è una “Edizione limitata”, intesa nella sua accezione più positiva,  dove il limite  è l'ambito entro cui si ha la certezza di agire, di essere, di sentirsi bene. 

Parafrasando Leopardi, che intuisce l’infinito solo perché la siepe gli ostruisce la vista, abbiamo scelto di agire, riconoscendo il nostro limite e immaginando la possibilità di concepire modi per far incontrare artisti e pubblico. Il festival vuol fare dei limiti imposti dalla situazione di emergenza, un'opportunità per riscoprire l'intimità del rapporto con la musica e lo spettacolo e per svelare alcuni luoghi della città. Non ci saranno dunque eventi di piazza, come nella tradizione del festival ma progetti ricercati, particolari, intimi e diffusi su più spazi dal 3 al 13 Settembre 2020.

“Abbiamo immaginato questa strana edizione del Festival come un'oasi. Contesti di socialità e di normalità, dove l'esperienza della musica dal vivo è al centro della nostra attenzione. L'oasi è un luogo del corpo ma anche della mente, è l’aspettativa nel deserto, uno spazio reale e immaginifico dove trovare ristoro dopo un faticoso cammino. Ma è anche un luogo non comune, prezioso nella sua unicità” così presenta l'edizione Francesco Fantauzzi, Direttore del festival. Fonderia Cultart ha prodotto questa Limited edition, con il contributo della Regione Toscana e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e la collaborazione della Curia diocesana, Consorzio Santa Trinita, Officina Jungle, Playground del Serraglio, Freaky deaky. La lineup è variegata, come da tradizione del festival, con la caratteristica che tutti i progetto sono speciali e molto particolari, costruiti su dimensioni ridotte e intime: (03/09) London 69: Roberto Dellera (Afterhours)/ Andrea Pesce (Tiromancino) / Roberto Angelini (Niccolò Fabi / Propaganda Orchestra) / Lino Gitto (The Winstons) /  Sebastiano Forte / Rachele Bastreghi (Baustelle) / Federico Poggipollini (Ligabue) – (04/09) Mauro Ermanno Giovanardi / Mirco Miriani / Marco Carusino - (05/09) Galeffi + Fabrizio Ganugi - (06/09) Perturbazione – (07/09) Scarda + Floridi (09/09) Any Other – (10/09) Remo Anzovino – (11/09) Giovanni Caccamo + Giulia Mazzoni - (12/09) Davide Toffolo - (13/09) Joe Bastianich 

Redazione

 

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