Siamo un paese di furbi e di fessi? Conferenza del professor Giordano Bruno Guerri su “I gatti e le volpi nella Storia d’Italia”. L'incontro è il 20 luglio alle 18.30 al giardino Garzoni a Collodi, seguirà un aperitivo. Ingresso libero
Nell’immaginario collettivo la locuzione “gatto e volpe” ha un significato subito comprensibile, persone furbe e poco oneste, come i due personaggi che truffano Pinocchio nel libro delle celebri avventure del burattino scritto da Carlo Collodi. Dei “Gatti e le volpi nella Storia d’Italia” parlerà il saggista, storico e giornalista Giordano Bruno Guerri nella conferenza in programma mercoledì 20 luglio al giardino storico Garzoni di Collodi, alle 18.30.
Chi sono quindi i gatti e le volpi della storia di Italia e perché si sono meritati un appellativo simile? “Sono soprattutto gli italiani che hanno manipolato la loro Storia, per esempio paragonando quella dell’antica Roma a vari episodi storici successivi; per esempio del Medioevo, del Rinascimento o del Risorgimento, questo per farci sembrare eredi degli antichi romani – spiega Guerri -. Racconterò anche delle astuzie fatte da alcuni italiani e da dove nasce la parola “furbo”, di come ce ne siamo appropriati orgogliosamente quando non è una parola precisamente onorevole”.
C’è poi la controparte, continua Guerri: “Disquisirò anche di furbi e fessi”. L’incontro è a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti, e sarà seguito da un aperitivo. A promuovere e organizzare l’incontro è la Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
Per informazioni: www.pinocchio.it – cell. 388 3757108 –
Cenni Biografici, Giordano Bruno Guerri
Giordano Bruno Guerri, nato a Iesa (Siena) il 21 dicembre 1950, saggista, storico, giornalista è docente universitario, manager museale ed editoriale ed esperto di comunicazione. Direttore e presidente del Vittoriale degli Italiani, ideatore di GardaMusei, associazione culturale e turistica fra comuni, musei e altre istituzioni, che si è allargata fino a comprendere Istituti Italiani di Cultura all'estero.e alla quale ha aderito anche la Fondazione Carlo Collodi. È Presidente e direttore della Fondazione Vittoriale degli Italiani.
GIORNALISTA E DIRETTORE - Dopo la collaborazione alle pagine culturali de Il Giorno, è opinionista de il Giornale e collabora a riviste come Panorama e Prima Comunicazione e a testate storiografiche e culturali. Dal 2003 al 2005 ha diretto L’Indipendente, quotidiano nazionale rilanciato dopo anni di scomparsa dal mercato editoriale. Ha diretto Storia illustrata la più diffusa rivista italiana di storia, raddoppiando le vendite da 60.000 a 120.000 mensili.
Ha scritto e condotto trasmissioni, la più nota è forse la trasmissione della Rai: Italia mia benché. Oltre che conduttore è anche ideatore, sceneggiatore e consulente storico di molti programmi televisivi e radiofonici, storici e di attualità per Rai 1, Rai 2 e Rai 3. Alle sue presentazioni dei film di argomento storico su Studio Universal (Sky), e stato assegnato il Premio Acqui Storia 2008 per la migliore divulgazione storica in televisione.
Saggista e Docente di Storia Contemporanea - Docente di corsi di Storia Contemporanea Italiana alle Università di Salerno, Madrid, Ginevra e all’università pubblica di Rio de Janeiro, attualmente insegna Storia contemporanea alla facoltà di Scienze Sociali dell’università Guglielmo Marconi di Roma.
Come storico si è occupato principalmente di storia contemporanea e dei rapporti fra Stato e Chiesa in Italia. Si è laureato, con lode, nel 1974 in Storia Contemporanea all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla figura e l’opera di Giuseppe Bottai che venne pubblicata da Feltrinelli nel 1976 con il titolo Giuseppe Bottai, un fascista critico, tuttora edita. Si affermò così come uno degli storici più innovativi e autorevoli negli studi sul fascismo.
I suoi saggi e libri sono stati pubblicati con le principali case editrici italiane: Bompiani, Rizzoli, Garzanti, Mondadori, Baldini&Castoldi, Utet. Le sue opere, continuamente ristampate, sono tradotte in inglese, francese, tedesco, spagnolo, coreano, lituano, croato, olandese, polacco, portoghese, serbo, ungherese.
Per la sua opera complessiva ha ricevuto nel 1999 il premio europeo Voltaire-Diderot “come pensatore indipendente, laico e difensore delle libertà collettive e individuali”.
Nel luglio 2011 il Corriere della Sera ha pubblicato, allegandolo al quotidiano, il suo volume autobiografico Ebo e Gina.
MANAGER MUSEALE - Ha curata la grande mostra milanese sugli Anni Trenta, evento basilare del dopoguerra per l’esame dei rapporti Italia-fascismo-cultura e gli Eventi Speciali per la Mostra del Vittoriano su van Gogh (ottobre-dicembre 2010).
Redazione