Il volontariato rappresenta un pilastro della società ma non può essere l’unica risposta alla crescente sfiducia nelle istituzioni.
Secondo lo studio pubblicato da Cesvot, due milioni di toscani sarebbero pronti a impegnarsi nel volontariato, ma solo a determinate condizioni. Questo dato conferma la voglia di partecipazione civica, ma evidenzia anche un problema significativo: solo il 36% degli intervistati esprime un giudizio positivo sulle istituzioni politiche e pubbliche.
Volontariato e istituzioni: un divario da colmare
"Non possiamo ignorare questo divario di fiducia. Il volontariato ha un ruolo chiave nel rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni, ma le autorità devono adottare modelli di governance più inclusivi e trasparenti", dichiara Elena Pampana, Presidente Acli Toscana. "Dobbiamo creare nuove forme di collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni per ricostruire il tessuto sociale e rispondere alle esigenze emergenti delle nostre comunità", aggiunge.
Partecipazione civica e trasformazione digitale
Un altro tema cruciale riguarda l’uso delle nuove tecnologie per promuovere la partecipazione civica. Pampana avverte però dei possibili rischi legati alla disinformazione e alla polarizzazione: "Le tecnologie digitali offrono opportunità straordinarie per il volontariato e la cittadinanza attiva, ma è fondamentale regolamentarle e investire nell’educazione ai media, per rafforzare la democrazia".
Redazione