Terreno confiscato alla Camorra per attività sociali a Quarrata

Firmata la convenzione tra Comune, sindacati e associazioni per l'uso del terreno. Libera organizzerà attività educative e di promozione della legalità

È stata firmata a Catena, frazione di Quarrata, la convenzione tra Comune, Cgil, Cisl, Uil, Anteas e Auser per la gestione di un terreno confiscato alla Camorra. Situato in via Statale 787, il terreno è stato assegnato al Comune di Quarrata dall'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata (Anbsc) nell'ambito del progetto “Spazi per ricominciare”. Il Comune ha deciso di mettere il terreno a disposizione per dodici mesi dell’associazione Libera, garantendo così lo svolgimento di una serie di attività sociali, educative e di promozione della legalità. “Utilizzeremo il terreno per svolgere il campo E!state Liberi dal 22 al 27 luglio,” spiega Alessandra Pastore, referente di Libera per la provincia di Pistoia. “È un’iniziativa che vede coinvolti 11 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni provenienti da tutta Italia, impegnati in varie attività educative, artistiche e sociali, oltre a svolgere lavori di manutenzione del terreno. I partecipanti avranno così la possibilità di riflettere su tematiche importanti come la legalità, condividendo momenti di riflessione e formazione personale.” Il Sindaco di Quarrata, Gabriele Romiti, ha espresso la sua gratitudine: “Voglio ringraziare tutti i sindacati, le associazioni e l’Agenzia Nazionale per aver permesso al Comune di rinnovare la convenzione, mettendo il terreno a disposizione della comunità. Un terreno che un tempo apparteneva alla Camorra torna a nuova vita ospitando giovani capaci, con la loro forza, di dare un significato nuovo a un bene confiscato alla criminalità. Un segno di legalità e cultura che come Comune cerchiamo di promuovere ogni giorno.” L’assessore alla legalità del Comune di Quarrata, Mariavittoria Michelacci, ha aggiunto: “Teniamo alta l’attenzione su tematiche importanti come la legalità e la lotta alla criminalità. Dobbiamo continuare a portare avanti progetti come questo per rafforzare sempre più la cultura della legalità nella nostra comunità.” La convenzione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata, trasformando un simbolo di illegalità in uno spazio di crescita e riflessione per i giovani.

Redazione

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