Il capolista di ‘Patto per la città’: “Va rimodulata la tariffa e vanno censiti i residenti per far emergere le occupazioni di abitazioni senza titolo”
Ettore Severi all’attacco della società di Ambito: “Con la gestione precedente una qualità del servizio migliore e costi intorno ai 5 milioni di euro annui. Oggi con gli stessi abitanti e meno attività, siamo a 9 milioni”.
Un aumento sproporzionato del costo del servizio negli anni senza motivazioni che lo giustifichino. E’ quanto sottolinea Ettore Severi, promotore e capolista della lista “Patto per la città” a sostegno di Edoardo Fanucci candidato sindaco, relativamente al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Montecatini Terme. A finire nel mirino è Alia, la società di Ambito che lo gestisce. Severi spiega le motivazioni delle sue forti perplessità: “Con la gestione precedente ad Alia, oltre ad una qualità del servizio migliore, il Comune aveva costi di poco superiori ai 5 milioni di euro annui. Oggi, a parità di residenti ma con il 30 % di attività chiuse, abbiamo un costo di 9 milioni. C'è qualcosa che non quadra”. Quattro milioni in più, seppur a distanza di alcuni anni, sono difficili da giustificare. “A cosa servono questi 4 milioni in più pagati dagli abitanti di Montecatini – si interroga Severi - I cittadini vogliono risposte serie e precise e non pagare a piè di lista quanto richiesto da Alia, senza che l’amministrazione comunale eserciti controlli specifici sul contratto che regola i servizi offerti”. Per Severi serve un’azione forte che chiarisca questa situazione: “E' inconcepibile accettare supini un aumento del genere. Il mio impegno sarà non solo di vigilare ma, soprattutto, di rimettere in discussione il contratto stesso”, attacca l’ex sindaco. Che spiega i limiti entro i quali si è costretti a muoversi e i margini per farlo: “Non potendo agire direttamente sulla tariffa collegata ad un contratto di Ambito dobbiamo fare in modo, se eletti, di azionare tutte le leve contrattuali – spiega ancora Severi - Ovvero rimettere in discussione la qualità del servizio e le sue modalità al fine di arrivare ad una rimodulazione della tariffa”. Un controllo non fine a sé stesso bensì accompagnato da un’iniziativa parallela: “Questo controllo dovrà essere abbinato ad un serio censimento dei residenti – è la conclusione del capolista di ‘Patto per la città’ -. Così sarà possibile far emergere le occupazioni di abitazioni senza titolo, incrociare i dati ed evidenziare le numerose presenze a ‘scrocco’ che la città ha accumulato in tutti questi anni”.
Redazione