agricoltura

Dopo quindici mesi dalla sua scadenza e ad un anno e mezzo dalla presentazione della piattaforma rivendicativa, martedì scorso le segreterie territoriali di Flia-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, Confagricoltura, Coldiretti e Cia hanno siglato l'ipotesi d'intesa per il rinnovo del contratto provinciale.

La trattativa è stata lunga, visto il contesto generale in cui si trova il settore e per le distanze che all'inizio hanno caratterizzato i rapporti fra il sindacato e le controparti datoriali. Il nuovo contratto ha dunque valenza dal 1 gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019.
Nella parte normativa del contratto per il settore del florovivaismo e dell'agricoltura è stata definita una clausola sociale con cui si prevede che anche le aziende, che operano in regime di appalto nelle imprese vivaistiche ed agricole, applichino il contratto di settore.
I cambiamenti ottenuti nel nuovo contratto sono l'aumento delle ore di flessibilità e di utilizzo dello straordinario nei limiti e secondo quanto indicato nella normativa nazionale; l'aumento della contribuzione delle aziende durante i primi tre giorni di carenza nelle assenze per malattia, portata al 55% del salario giornaliero. E ancora, definite le tariffe provinciali per le attività di pura raccolta per vite, olive, ortaggi e fiori.
La parte economica ha decorrenza dal 1 gennaio 2017 con un aumento del 2,5% sulla paga oraria dell'operaio specializzato florovivaista. Gli arretrati, pari a 82,52 euro, saranno corrisposti con la retribuzione del mese di aprile.
Martedì 21 marzo, dalle 8.30 alle 12.00, si terrà al Circolo Arci di Bonelle l'assemblea territoriale dei lavoratori di settore per votare l'ipotesi di rinnovo raggiunta.
 
Redazione

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