L’impianto è stato installato sul lungo fiume di via Giovanni XXIII e offrirà opportunità di buone pratiche ambientali e occasioni di risparmio economico per le famiglie. L'inaugurazione si è tenuta stamani alla presenza del sindaco Giurlani, del presidente di Acque SpA, Giuseppe Sardu, e del Vescovo di Pescia, Mons. Roberto Filippini.
È stata accompagnata dalla mostra allestita dagli alunni della scuola vicina e si è conclusa col tradizionale “brindisi” a base di acqua ad alta qualità l’inaugurazione del nuovo fontanello di Pescia, andata in scena nella mattina di venerdì 7 aprile di fronte a una folta platea e alla presenza, tra gli altri, del sindaco Oreste Giurlani e del presidente di Acque SpA, Giuseppe Sardu. L’impianto, installato sul lungo fiume di via Giovanni XXIII, erogherà gratuitamente l’acqua della rete, resa più gradevole dal punto di vista organolettico da un sistema di filtraggio che elimina il cloro senza modificarne le caratteristiche chimico-fisiche.
Come ha sottolineato il primo cittadino di Pescia, il nuovo fontanello rappresenta una vera e propria opera pubblica a servizio della comunità: un’opera intorno alla quale si riscopre quel senso di socialità da sempre appartenuto al territorio, nonché un modo per offrire concrete occasioni di risparmio economico alle famiglie. L’installazione del manufatto di Acque SpA ha assunto un forte connotato culturale anche grazie alle inaugurazioni dell'opera donata dalla Fondazione Collodi, “Pinocchio in ferro dipinto” dell'artista Giampiero Poggiali Berlinghieri, e della panchina in pietra serena con i due carabinieri di Pinocchio, realizzata dalla Cava Nardini di Vellano, su progetto dello scultore Silvio Viola (entrambe sono state collocate vicino al fontanello). Inoltre gli alunni della scuola primaria Simonetti, dell’istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini”, hanno allestito per l’occasione una mostra sul tema dell'acqua e della sua “tutela come bene prezioso per l'intera umanità”.
Il presidente Sardu ha ricordato come per Pescia si tratti del secondo fontanello costruito da Acque SpA. Quello già presente, a San Lorenzo, fu il primo manufatto di questo tipo, tant’è che il gestore idrico del Basso Valdarno decise di chiamare gli impianti che erogano acqua ad alta qualità con l’appellativo di “fontanelli” proprio perché, nel punto in cui fu installato quell’impianto, era presente quello che la popolazione chiamava appunto un “fontanello”. E il caso vuole che proprio quest’anno ricorra il decennale del primo fontanello di Pescia (quindi il primo della storia di Acque SpA), costruito nel marzo del 2007.
Piccoli aneddoti che hanno reso l’inaugurazione del fontanello davvero speciale. Ed è stata anche una occasione per riflettere, grazie alle parole di Monsignor Roberto Filippini, Vescovo di Pescia, che ha evidenziato l’aspetto simbolico e spirituale dell’acqua, richiamando alla necessità di una sensibilizzazione a livello mondiale affinché tutti possano accedere ad una risorsa pulita e di buona qualità.
Con il nuovo impianto di Pescia salgono a 52 i fontanelli attivi nel Basso Valdarno. Ciascuno di essi, in media distribuisce gratuitamente 860mila litri di acqua ad alta qualità in un anno, per un contro-valore economico in acqua minerale di circa 180mila euro.
Redazione