Si è tenuta ieri a Pisa l'assemblea del Consorzio 4 Basso Valdarno con all'ordine del giorno l'aumento delle tariffe nel territorio della Valdinievole: i Consorziati fanno un resoconto e si dichiarano delusi per il trattamento ricevuto. Si denuncia la mancanza di un confronto dialettico. Unica speranza riposta adesso in Regione Toscana.
Nulla di fatto ieri, nell'assemblea del Consorzio 4 Basso Valdarno, per evitare il raddoppio della tassa di bonifica in Valdinievole. Per i "Consorziati Valdinievole" il resoconto dell'incontro è amaro: la fiducia adesso va alla petizione con richiesta di commissariamento del Consorzio e nella disposizione con cui la Regione impone all'ente di rivedere il Piano di Classifica, con cui è calcolata la tassa.
Pietro Neri, rappresentante dei Consorziati riporta così la delusione per l'assemblea straordinaria di ieri: «È andata malissimo, nel peggiore dei modi per uno che crede nel confronto dialettico, anche aspro, ma rispettoso della dignità dell'interlocutore. Per noi è per alcuni consiglieri, che ringrazio (Daniele Bettarini e Pier Luigi Galligani), non è stata riconosciuta la dignità del proprio ruolo. È stato ammesso a parlare solo Gino Biondi e l'ha potuto fare solo per cinque minuti ogni punto all'ordine del giorno senza alcun diritto di replica. I consiglieri hanno potuto parlare solo per tre minuti. I punti finali che riguardavano le dimissioni del direttore generale e del presidente sono stati ritirati perché "nessuno dei due le aveva presentate" (incredibile ma vero).»
Non si ferma però l'impegno del comitato per ridurre la tassa di bonifica: adesso si rivolge esclusivamente a Regione Toscana per denunciare l'aumento di un tributo, a cui non ritiene che corrispondano lavori su fossi e fiumi della Valdinievole.
Redazione