Crisi idrica e idropotabile: il commissario di Pescia emette un piano operativo di emergenze per razionalizzare il consumo di acqua potabile e vietare l'uso improprio. L'acqua potabile, proveniente dagli acquedotti urbani e rurali, non dovrà essere utilizzata da scopi diversi da quelli igienico-domestici.
Il commissario prefettizio Silvia Montagna ha emesso un piano operativo di emergenza: è fatto divieto assoluto, su tutto il territorio comunale di Pescia, di usare l'acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici fino a revoca e/o necessità cessata.
L'ordinanza ribadisce che è proibito fare uso dell’acqua potabile per il riempimento di piscine o innaffiamento di parchi, giardini e orti. Sono esclusi dal provvedimento parchi e giardini pubblici, per i quali però l’Ufficio Tecnico Comunale è obbligato a limitare al minimo l’utilizzo di acqua potabile, riducendo le annaffiature all’indispensabile e utilizzare, per tale scopo, l’approvvigionamento idrico proveniente da fonti alternative non provenienti dal civico acquedotto.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni della presente ordinanza, fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali ai sensi dell’art. 650 del C.P., si procederà ai sensi di Legge con l’applicazione delle sanzioni amministrative da € 25,00 ad € 500,00 da parte degli organi di vigilanza. Il Comando di Polizia Municipale è incaricato della vigilanza e del controllo per l’esatta osservanza del provvedimento.
Redazione