Il comitato Consorziati Valdinievole scrive al presidente della Regione, Enrico Rossi, e all’assessore regionale all'ambiente, Federica Fratoni, chiedendo un «formale intervento di censura» nei confronti dell'operato del presidente Monaco e l’annullamento dell’assemblea dello scorso 20 giugno.
Il comitato Consorziati Valdinievole scrive a Regione Toscana, ribadendo le proprie ragioni in merito all'ultima assemblea consortile: «L’assemblea è stata preceduta dall’emblematico rifiuto del presidente Monaco a stringere la mano, in segno di cordialità, ai nostri rappresentanti a cui si è aggiunta l’imposizione di far partecipare all’assemblea un solo nostro rappresentante in luogo dei due indicati specificamtamente nell’istanza, come previsto dallo Statuto consortile nel numero massimo di tre.
L’assemblea si è aperta con il presidente Monaco che ha indicato le modalità di trattazione dell’ordine del giorno: al rappresentante dei contribuenti venivano concessi 5 minuti per esporre ogni ordine del giorno ed ai consiglieri dell’ente tre minuti per i loro interventi senza alcun diritto di replica. Questo modo sbrigativo e profondamente antidemocratico ha sollevato le proteste di alcuni consiglieri (Galligani, Bettarini e quelli facenti capo alla Coldiretti) e dello stesso vice presidente del Consorzio, Ventavoli.
In questo clima saturo dell’aggressività del presidente Monaco verso il nostro rappresentante e verso i consiglieri dissenzienti, è stato difficile affrontare i diversi temi all’ordine del giorno ed in particolare quello relativo all’esoso aumento del contributo di bonifica in molte zone della Valdinievole, ma la cosa più deludente è stata quella di non aver ricevuto alcuna risposta, e ancor più mortificante è stato il non veder mettere in votazione nessuno dei punti trattati.
Il colmo di questo crescendo di prepotenza è stato raggiunto al momento di affrontare gli ultimi due punti relativi alla richiesta di dimissioni del direttore generale e dello stesso presidente. Quest’ultimo ha semplicemente tolto i punti all’ordine del giorno sostenendo che non essendo state presentate le dimissioni, nè dall’uno, nè dall’latro, i temi non susssitevano».
Sulla base di questo resoconto il comitato chiede a Regione Toscana un intervento formale di censura dell'operato del presidente Monaco e di annullamento dell'assemblea suddetta. Il comitato segnala inoltre il comportamento della rappresentante di Regione Toscana in assemblea, Ilarie Nieri, che avrebbe avallato il comportamento di Monaco, senza rilevare alcuna anomalia.
Redazione