Il sindaco di Monsummano, Rinaldo Vanni, interviene nella discussione che sta attraversando il Consorzio 4 Basso Valdarno: non è il solo piano di classifica che va rivisto, ma anche la guida stessa dell'organismo. Nel comitato di presidenza, organo esecutivo del Consorzio, dovrebbero entrare gli amministratori locali.
Rinaldo Vanni mette in guardia chi vuole ritornare al passato, invitando a considerare che il Consorzio di bonifica del Padule non esiste più come era un tempo e che quindi non resta che aggregarsi. Si corre infatti il forte rischio di rimanere isolati se non si trova un punto di equilibrio. Vanni ricorda inoltre che anche il precedente Consorzio aveva le sue criticità, «basti pensare all’interramento del Padule, dove ha avuto una grossa parte di responsabilità.»
Oltre al discusso piano di classifica, per Vanni si dovrebbe rivedere anche la guida stessa dell’organismo del Consorzio. Sarebbe per lui interessante e utile inserire qualcuno in rappresentanza dei territori, a partire dai sindaci, dato che, al momento, l’organo esecutivo è il comitato di presidenza dove non sono presenti gli amministratori locali.
«Sul piano di classifica – dichiara Vanni– ci sono aspetti positivi, come ad esempio gli sconti sui laboratori, e negativi, così come è avvenuto spesso nei cambi di normativa. Questi aspetti vanno riequilibrati dunque, anche in considerazione che nel Consorzio c’è una situazione di 13 seggi su 15 che costituisce la maggioranza eletta dai contribuenti e sulle azioni da intraprendere si devono esprimere loro». «Ma visto che la Regione – conclude il sindaco di Monsummano – ha cambiato l’assetto dell’assemblea, che ha messo al posto dei tre presidenti di Provincia, cinque amministratori locali, questo maggior peso degli amministratori deve avere un logico riconoscimento nella reale gestione e comunque la maggioranza eletta non può chiedere soccorso ai rappresentanti degli enti territoriali a giorni alterni».
Redazione