Passata la fase preparatoria e istruttoria del dossier per la candidatura, Montecatini Terme è pronta per il Piano di gestione per l'ingresso nel sito mondiale Unesco. Al via dunque la fase strettamente operativa di pianificazione e gestione per l’ingresso vero e proprio nel World Heritage, a quasi un anno dall’ottenimento del logo ufficiale, che coinvolgerà cittadini, associazioni e scuole.
Visto il tipo particolare di candidatura transnazionale, ovvero con altri dieci Comuni termali europei, è in fase di costruzione un Piano di gestione condiviso e collettivo con linee guida alle quali devono attenersi tutte le città facenti parti del lotto. Nel gruppo delle Great Spas of Europe con Montecatini ci sono anche Bad Ems, Bad Kissingen, Baden Baden (Germania), Baden Bei Wien (Austria), Karlovy Vary (Comune capofila), Frantiskovy Lazne, Marianske Lazne (Repubblica Ceca), Spa (Belgio), Vichy (Francia), Bath (Gran Bretagna).
Come da protocollo, inizierà, con la redazione del Piano di Gestione Locale, il processo partecipato con la cittadinanza tramite una serie di incontri, a partire da settembre, con tavoli tematici, ai quali saranno attivamente coinvolti dall’amministrazione comunale i cittadini, le scuole, lo stesso Ministero dei Beni culturali, ambientali e architettonici (Mibact)e l’Università di Firenze. Così come enti, associazioni, categorie economiche.
Si è tenuta per questo motivo in Comune a Montecatini una riunione con l'obiettivo di assemblare le varie componenti della candidatura, gestita sin dai primi passi dalla consigliera Beatrice Chelli, che ha seguito il progetto Unesco dal 2009, al momento dell’insediamento della prima giunta Bellandi.
La redazione del dossier di candidatura è poi opera dell’architetto Claudia Massi. Per l’occasione è entrata a far parte della squadra anche Chiara Bocchio che, dopo aver lavorato alla candidatura Unesco di Firenze, si occuperà del Piano di gestione.
Redazione