Domattina in municipio summit fra il sindaco Giuseppe Bellandi e il vicequestore Mara Ferasin, dirigente del commissariato, per valutare la possibilità di applicare il Decreto Minniti contro i soggetti che causano problemi alla sicurezza cittadina. Il Daspo urbano comporterebbe così l'allontamento di questi da alcune zone della città.
I primi provvedimenti di allontamento da alcune zone della città, in base a quanto previsto dal decreto Minniti, potrebbero dunque arrivare per prostitute e loro clienti nel comune di Montecatini Terme.
Il sindaco Bellandi ricorda così di questa possibilità, funzionale all'allontamento, per 48 ore, di soggetti che causano problemi alla sicurezza della città. Se poi questi dovessero essere sorpresi nella stessa area a compiere il comportamento vietato dal regolamento di Polizia municipale prima della fine di questo arco di tempo, oltre alla sanzione, scatterebbe anche la proposta di Daspo urbano al questore Salvatore La Porta.
Il provvedimento consente di proibire l’accesso alle zone interessate per un periodo di tempo che può arrivare fino a due anni per i soggetti condannati per reati contro il patrimonio e la persona. La sospensione della pena ricevuta, tra l’altro, potrà essere subordinata al divieto di frequentazione di determinati luoghi.
Il periodo di allontanamento da una determinata zona della città, in ogni caso, sarò proporzionato all’effettiva possibilità di creare problemi da parte degli interessati. In ogni caso, se il soggetto non dovesse rispettare nemmeno il Daspo urbano, il questore potrà emettere un foglio di via obbligatorio dal territorio comunale nei suoi confronti, per un periodo non superiore a tre anni (provvedimento dal quale sono esclusi i residenti in città).
La violazione di questo atto comporta l’arresto da uno a sei mesi. I controlli congiunti di polizia e vigili urbani, oltre alle zone dove sono presenti le lucciole, riguarderanno anche punti "caldi" della città come il parco di via Cividale, i quartieri di via Manin, via Mazzini e via Garibaldi, l’area ex Kartos e altri.
Redazione