Giovani collaboratori del progetto “Ecco Fatto” non retribuiti o solo parzialmente: questo quanto emerge dai lavori della Commissione regionale d’inchiesta su Uncem Toscana. Sentito anche Oreste Giurlani: all’epoca non era più presidente dell’ente.

La Commissione regionale, nata in seguito all’inchiesta della Guardia di Finanza su Oreste Giurlani, accusato di peculato, oggi fa emergere le testimonianze di alcuni giovani, una ventina, che hanno lavorato sul progetto “Ecco Fatto” ma non sono stati retribuiti, o il loro pagamento è avvenuto soltanto in parte.
Un ragazzo testimonia ricordando che il progetto era nato all’interno del Servizio Civile, ma nel 2016 subì uno stop passando ad Uncem. Il compenso, come da contratto, avrebbe dovuto essere di 480 euro mensili per 30 settimanali. I ragazzi hanno iniziato a lavorare a settembre 2016 e proseguito fino a dicembre, senza essere mai pagati. Solo a maggio 2017 sarebbero arrivati 300 euro di acconto, su 1900 lordi dovuti. Uncem avrebbe risposto ai ragazzi di essere in attesa dei fondi regionali.
Ad oggi però, ricordano dalla Commissione d’inchiesta, non ci sono delibere che dimostrino un accordo economico fra Regione e Uncem, ma si deve indagare meglio. Intanto abbiamo sentito Oreste Giurlani, che ci ha ricordato: «I fatti sono successivi alla mia presidenza Uncem, terminata infatti a maggio 2016».
 
Redazione

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