La giunta regionale ha espresso parere favorevole sul progetto di Hitachi presentato al Ministero dello sviluppo economico: 50 milioni di investimenti produttivi (30 di ricerca e sviluppo) distribuiti tra Toscana, Campania, Calabria e Lombardia, di cui 12,5 destinati a Pistoia per nuove infrastrutture nell'area dello stabilimento di via Ciliegiole e reparti di carpenteria, verniciatura, allestimento e testing.
Il progetto punta a realizzare un'innovativa piattaforma per la costruzione di tram, assieme ad un treno metropolitano con casse in acciaio e vetture ad uno e due piani destinate al trasporto regionale. «Si tratta di una bella notizia» commenta e spiega il presidente della Toscana Enrico Rossi ai giornalisti durante il briefing che precede l'inizio della seduta di giunta a Palazzo Strozzi Sacrati. «In questo modo – dice - l'azienda amplia ulteriormente il portafoglio dei propri prodotti e si radica sul territorio. E noi in Toscana – aggiunge Rossi – abbiamo deciso, d'accordo con il Mise, di aggiungere un contributo pubblico di otto milioni (8,2 per l'esattezza) come quota parte del fondo di coesione in capo al Ministero che per la nostra regione vale circa sessanta milioni».
La multinazionale calcola che con il progetto "Inspire the future" (a cui si aggiungeranno ulteriori investimenti in Italia per oltre 29 milioni di euro) si potranno creare 409 nuovi posti di lavoro in tutta la penisola: circa 150 saranno ingegneri e 223 operai. Una parte significativa, ma non ancora quantificata dovrebbe riguardare proprio lo stabilimento di Pistoia, che rispetto ad altri può vantare più ampie dimensioni strutturali e una maggiore flessibilità dal punto di vista produttivo.
Ma non c'è solo questo a comporre un ambiente complessivamente favorevole agli investimenti. In Toscana dal 2012 esiste infatti un distretto ferroviario dedicato all'alta velocità e al trasporto regionale che conta un centinaio di piccole e medie imprese che costituiscono un ecosistema non di poco conto per grandi aziende come Hitachi. E poi c'è Italcertifer, legata anch'essa al territorio. Durante il briefing Rossi ha ribadito la volontà della Regione di rimanere con un pacchetto dell'11 per cento all'interno della società che si occupa di omologazione e certificazione del materiale rotabile ma che garantisce anche una capacità di trasferimento tecnologico e di sperimentazione importanti e utili. Una filiera strategica, che vede tra i partecipanti a Italcertifer le Università di Firenze, Pisa e Napoli e il Polit ecnico di Milano. La Regione ha fatto il suo ingresso nel capitale sociale nel 2015.
Redazione