Mentre si attende ancora la proposta di Bruschi ai creditori, Cia apre il confronto con le istituzioni per il sostegno dei piccoli vivaisti chiedendo di intervenire direttamente ai quattro consiglieri comunali, presenti all'ultima riunione, con un incontro col sindaco e il prefetto di Pistoia. Preoccupazione anche in Valdinievole, in particolare nel pesciatino.
Si è tenuta martedì 12 dicembre la riunione aperta organizzata dal Gruppo Vivaismo di Cia Pistoia al Bar Lo.Ri di Chiazzano (Pistoia) in collaborazione con il Comitato creditori di Sandro Bruschi. Una riunione molto partecipata e a tratti tesa, fortemente sentita anche in Valdinievole, in particolare nel pesciatino, dove molte aziende, da sempre sono fornitrici dei vivai pistoiesi, lamentano l’incrinarsi del rapporto fiduciario che era alla base di questo sistema di scambi. Inoltre sembra che alcune aziende della Valdinievole siano rimaste anche coinvolte economicamente e commercialmente nella vicenda.
Così, dopo aver raccolto le segnalazioni di problemi dai vivaisti presenti (diverse relative a furti e danneggiamenti), il presidente di Cia Pistoia, Sandro Orlandini, ha annunciato, di fronte a quattro consiglieri comunali presenti alla riunione, che i primi che chiederà di incontrare sono il presidente del distretto vivaistico ornamentale Francesco Mati e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi con il prefetto Ciuni.
Sandro Orlandini riassume: <<Sulla vicenda Bruschi la principale notizia di ieri è la non-notizia che dopo più di un anno non è ancora arrivata la sua proposta ai creditori nella procedura da sovraindebitamento. Riguardo invece alla questione più generale di una tutela a 360 gradi delle piccole e medie aziende vivaistiche, con particolare attenzione a problemi annosi come i tempi di pagamento troppo lunghi o recenti quali i sempre più frequenti furti e danneggiamenti ai vivai, abbiamo deciso di avviare una serie di incontri istituzionali: in primis con il presidente del distretto vivaistico ornamentale, con il sindaco e con il prefetto. Inoltre abbiamo ripreso in mano il progetto di scrivere un documento contenente le linee guida per un vivaismo a misura delle piccole e medie aziende, che avevamo sospeso anche a seguito dell’approvazione da parte del distretto della Carta dei valori, che però adesso ci pare opportuno rafforzare con indirizzi più specifici».
Alla riunione erano presenti in tutto una cinquantina di vivaisti, anche non associati a Cia e anche non coinvolti nella vicenda Bruschi, data l'importanza della situazione. Per quanto riguarda il caso Bruschi si è inserita la comunicazione al Comitato creditori di Sandro Bruschi inviata ieri da Olimpia Banci nel suo ruolo di organismo di composizione della suddetta crisi da sovraindebitamento della ditta Bruschi. In essa la Dott.ssa Banci ha fatto sapere: «a quanto mi viene riferito il debitore sta definendo le pratiche di conferimento dei mandati professionali ai consulenti i quali, parallelamente, stanno predisponendo l’ipotesi di accordo da proporre ai creditori. La sottoscritta ha richiesto un incontro urgente con il Sig. Bruschi […] che dovrebbe tenersi quanto prima».
In conclusione, nell’attesa di tale proposta da parte di Bruschi, molti dei creditori intervenuti alla riunione di martedì scorso hanno manifestato la volontà di tenersi reciprocamente informati e di restare il più possibile coesi tra loro, con anche il sostegno di Cia Pistoia, che ha oltre 30 aziende coinvolte per un’esposizione di più di 2 milioni di euro.
Redazione