Monsummano Terme Bene Comune interviene sul tema dei cimiteri comunali.

"I cimiteri comunali monsummanesi versano da tempo in condizioni precarie e arrivati al 2018 i guai sembrano non aver fine. Era stato annunciato, con vanto, l’utilizzo della cosiddetta  “Finanza di progetto” con cui molte amministrazioni cercano di mascherare la volontà di sbarazzarsi della gestione di servizi e permettere così ai privati di far profitto scaricando i costi interamente sugli utenti. Tuttavia lo studio di pre-fattibilità economico-finanziaria commissionato dal Comune ha evidenziato un saldo in perdita per le ipotesi previste e ovviamente un aumento dei prezzi di vendita di loculi, ossari e cappelle private. Su questo punto non ci voleva di certo una consulenza visto che la speculazione è insita nella “Finanza di progetto”.
In questi ultimi anni molte volte ci siamo scontrati con questa amministrazione che ha fatto dello smantellamento dei servizi comunali una politica da perseguire con costanza e ferocia. Sui cimiteri è stata tirata fuori la solita scusa della mancanza di denaro (che guarda caso a ridosso delle elezioni rispunta magicamente!) dovuta ai tagli statali. È vero che gli enti locali soffrono di tale situazione, ma è anche vero che la compagine politica comunale è parte di quel gruppo politico che ha votato il fiscal compact e che nel 2012 sostenne l’inserimento del pareggio di bilancio nella Costituzione.
Eppure questi tagli non inficerebbero la possibilità di un intervento comunale nelle aree cimiteriali tenuto anche conto che è stata sbloccata la possibilità di assunzione di personale. Purtroppo a oggi non è possibile una strategia organica pianificata perché il bilancio comunale è stato stilato sulla base di una volontà politica che vede i cimiteri, al pari di altri servizi, come un peso per il Comune, ovvero una potenziale regalia a privati ben organizzati.Così dopo il fallito tentativo della “finanza di progetto” si è ripiegato su linee di indirizzo emergenziali per il biennio 2018-19 prorogando, tra l’altro, la gestione a quella stessa cooperativa che non rispettava i termini necessari presenti nell’ultimo bando di assegnazione e confermando così che fino a oggi si è solo perso del tempo prezioso mentre la “patata bollente” si ripresenterà nel prossimo mandato amministrativo dove, si spera, si vedrà i cimiteri come un bene e un diritto della popolazione che non deve essere mercificato visto che tutti, prima o poi, devono concludere la propria esperienza di vita".

Redazione

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